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Riposto, questione terreni edificabili ancora al palo

Riposto, questione terreni edificabili ancora al palo

Una situazione immobile… così come i terreni edificabili. Possiamo definirla così l’attuale fase di assoluto stallo che, a Riposto, sta caratterizzando la vicenda dei terreni edificabili. La questione, sollevata oltre un anno addietro da un gruppo di proprietari dei terreni edificabili, è abbastanza delicata, come sottolinea Angelo Calì, promotore dell’iniziativa: «Le problematiche da affrontare riguardano la metodologia del calcolo dei Valori Venali sui terreni edificabili e la sua attualizzazione, in funzione della persistente crisi edilizia ed inoltre le conseguenze derivanti dalla nuova normativa del Piano Paesaggistico approvata dalla Regione Sicilia il 27.12.2018 (D.A. 053 GAB)».

Il gruppo dei proprietari si era mosso per sensibilizzare l’Amministrazione comunale sulla delicata questione, ottenendo alcuni impegni da parte del sindaco Caragliano in occasione di un primo incontro sul temo, nel marzo dello scorso anno. Impegni che, purtroppo, non sono diventati atti concreti, come speravano i proprietari. Alla luce di questa fase di stallo, gli stessi proprietari avevano richiesto all’Amministrazione Caragliano un nuovo incontro che, ad oggi, non si è ancora concretizzato, con evidente delusione da parte degli stessi richiedenti.

«Comprendiamo le esigenze amministrative – continua Calì – ma, la richiesta d’incontro con il Dr. Caragliano, che ad oggi non ha avuto nessun riscontro, ci lascia un senso di delusione. Delusione scaturita dal mancato impegno, da parte del Sindaco, per la realizzazione delle promesse fatte in merito alla riduzione del 20% dei Valori Venali dei terreni edificabili. L’impegno era stato promesso in occasione dell’incontro avvenuto nel mese di marzo dello scorso anno e confermato a maggio, in occasione del comizio di chiusura della campagna elettorale per l’elezione della carica a Sindaco».

Uno dei punti cardini dell’azione di sensibilizzazione promossa dai proprietari dei terreni edificabili, infatti, è la risoluzione del Ministero delle Finanze n. 209/E del 17/10/97 che afferma il principio secondo cui le aree edificabili avranno valore crescente man mano che si avvicina il momento in cui potranno essere, in concreto, edificabili. Una situazione che, allo stato attuale dei fatti, a Riposto non si sta concretizzando, con immaginabili ripercussioni negative sul piano della valorizzazione degli stessi terreni edificabili.

«Sono già trascorsi tredici anni dall’approvazione della variante al Piano Regolatore Generale. Verrebbe da pensare – conclude con una punta di amarezza Calì – che tale variante sia stata promossa dall’Amministrazione comunale solo ed esclusivamente dalla necessità di far cassa, a spese degli ignari proprietari dei terreni edificabili. Quali interventi strutturali hanno realizzato le Amministrazioni comunali per favorire o incoraggiare lo sviluppo edilizio? Non hanno realizzato nuove strade, con le relative opere di urbanizzazione, né hanno coinvolto gli operatori economici per avviare processi di sviluppo produttivi che avrebbero potuto dare linfa al turismo e ad altri settori, a vantaggio dell’occupazione e dell’economia del paese. Nonostante il perdurare della crisi edilizia, che non vede sbocchi a medio/lungo tempo, le Amministrazioni continua a “vessare “ i contribuenti che, dissanguati dopo tredici anni dal pagamento dell’Imu, sperano nel buon senso di responsabilità per evitare probabili, prevedibili e “insani” gesti da parte di chi non ha più la possibilità di pagare l’esosa imposta».

Parole intrise di amarezza e delusione, ma che lasciano la porta aperta all’auspicato incontro con l’Amministrazione comunale, così da poter aggiungere un tassello di buon senso, responsabilità e dialogo costruttivo ad un quadro generale per nulla soddisfacente. Lo stesso Angelo Calì, nell’ottica di una sempre maggiore sensibilizzazione e collaborazione diffusa, ha dato la piena disponibilità, in rappresentanza dei proprietari dei terreni edificabili, a fornire informazioni e delucidazioni a chiunque sia interessato alla questione, fornendo il proprio numero di telefono (3775120153).

Corrado Petralia

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