“Dopo aver parlato con Berlusconi, posso confermare che la lista per le Europee è quella uscita ieri”.
Così il commissario di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Micciché, presentando i nomi della lista la circoscrizione Isole: sarà formata da Silvio Berlusconi (capolista), Gabriella Giammanco (al posto di Urania Papatheu che era stata inserita anche nella lista ufficiale resa nota dal coordinatore Miccichè e solo nel pomeriggio di oggi sostituita), Salvatore Cicu, Gabriella Greco, Giuseppe Milazzo, Giorgia Iacolino, Saverio Romano e Dafne Musolino.
Miccichè conferma ufficialmente (salvo poi rettificare dopo qualche ora dall’ufficialità un nome ininfluente negli equilibri politici interni), dunque, le indiscrezioni dei giorni scorsi e che avevano fatto letteralmente ‘saltare’ sulla sedia molti esponenti azzurri: la lista è quella.
Di fatto dentro Giuseppe Milazzo, fuori Giovanni La Via. E adesso la reazione dei catanesi, sconfitti su tutta la linea, si fa rovente. La vittoria della linea di Miccichè, infatti, appare troppo evidente. Non solo no a La Via ma nessuno spazio neanche per Basilio Catanoso che era la ‘carta di riserva’
Adesso il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, che insieme ad Antonio Tajani era ‘sponsor’ di Giovanni La Via minaccia azioni eclatanti che potrebbero arrivare fino all’addio a Forza Italia. Per Pogliese, da tempo avversario interno di Miccichè, potrebbe aprirsi un futuro in casa Lega e in serata arriva l’ufficialità: “Lascio ogni incarico da Forza Italia – dichiara Pogliese -, partito in cui, insieme a tanti amici e amministratori non ci riconosciamo più. Assieme abbiamo assunto il comune impegno di lavorare per poterci finalmente riappropriare dei valori della nostra identità e della cultura della destra politica, che in Forza Italia non hanno più alcuna possibilità di potersi esprimere”.
E in serata arriva anche il comunicato ufficiale dell’on. Catanoso che si dimette da vice coordinatore regionale e da Forza Italia.
“Rassegno le mie dimissioni da vice coordinatore regionale e da Forza Italia. Come avevo già capito ad inizio marzo, quando ho comunicato che non vi erano le condizioni per una mia candidatura in Forza Italia alle Europee, oggi ribadisco che quella mia scelta si è rivelata lungimirante: Fi non è più in grado di esprimere una linea politica chiara, sicura, in linea con il mio, il nostro percorso e coerente con la linea politica che contribuì nel 2008 alla costituzione del PdL (il soggetto nato dalla fusione di Fi, di An e delle altre energie che sognavano una grande forza del cdx italiano).
La grave confusione delle ultime ore ne è solo l’ennesima dimostrazione; assistiamo al declino di una grande forza politica passata dal rappresentare le istanze della maggioranza degli italiani a essere ‘nave senza nocchiero in gran tempesta’, senza un progetto, senza una linea politica, non più capace di fare sintesi fra anime diverse e così presentarsi al popolo in maniera autentica e credibile, in modo da poterlo rappresentare”.