Frana A18: a breve la rimozione, ma con quali conseguenze per la viabilità? -
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Frana A18: a breve la rimozione, ma con quali conseguenze per la viabilità?

Frana A18: a breve la rimozione, ma con quali conseguenze per la viabilità?

Se lo chiede l’attivista pentastellato Guglielmo Trusso, che ha manifestato le sue preoccupazioni al riguardo ai vari organi competenti ed a tutti i sindaci del comprensorio taorminese. Durante i lavori, che si protrarranno per diversi mesi, l’intenso traffico autostradale verrà infatti deviato sulla Statale 114 Orientale Sicula, dove un sottovia alquanto angusto nei pressi di Letojanni causerà sicuramente ingorghi e disagi vari

Dovrebbero finalmente iniziare a breve i lavori per la rimozione della frana abbattutasi nel novembre del 2016 sull’autostrada A18 Messina-Catania all’altezza del Comune di Letojanni. Si profila dunque la chiusura al transito per diversi mesi del tratto autostradale compreso tra i caselli di Taormina e Roccalumera.

Ma come fa notare Guglielmo Trusso (nella foto accanto), attivista taorminese del Movimento 5 Stelle da sempre attento alle problematiche della viabilità comprensoriale, se da un lato la notizia della sia pur tardiva rimozione della frana è da accogliere favorevolmente, dall’altro non bisogna sottovalutare i probabili gravi disagi derivanti dalla deviazione del traffico sulla Strada Statale 114 durante l’esecuzione dei lavori che, come prima si accennava, si protrarranno per un lungo periodo.

Delle sue preoccupazioni al riguardo, Trusso ha messo nei giorni scorsi al corrente il Prefetto di Messina, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’Anas ed i sindaci dei Comuni di Taormina, Giardini Naxos, Letojanni, Sant’Alessio Siculo e Forza d’Agrò, i cui territori potrebbero subire gravi conseguenze da questa temporanea modifica della viabilità da e per Messina.

Come spiega il pentastellato, «alle autorità cui mi sono rivolto indirizzando loro un’apposita lettera ho posto il problema del sottovia, realizzato tra il 2013 ed il 2017 in un tratto della S.S. 144 Orientale Sicula nei pressi di Letojanni per eliminare il passaggio a livello della linea ferrata Messina-Catania. Questo nuovo tratto di strada, infatti, si presenta come un “budello” angusto e contorto, e quindi pericoloso, tant’è che, con apposita segnaletica, è stato precluso al transito dei pedoni (a parte il fatto che questo sottovia lo ritengo ad alto rischio di allagamento).

«Già adesso questo scomodo tratto della S.S. 114 crea enormi difficoltà di transito agli autobus di linea e turistici ed ai mezzi pesanti. E c’è da chiedersi se i mezzi della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco siano in grado di poterlo percorrere in caso di emergenza.

L’imbocco dello stretto sottovia della S.S. 114 nei pressi di Letojanni

«Figuriamoci, ora, cosa potrebbe succedere dovendo il sottovia in questione, durante gli imminenti lavori di rimozione della frana sull’autostrada, ricevere le migliaia di mezzi che transitano giornalmente sulla A18: non sarà difficile immaginare che per Comuni come Giardini Naxos, Taormina, Letojanni, Sant’Alessio, Santa Teresa di Riva e Furci Siculo la situazione diventerà infernale. E mi auguro vivamente che ciò che si vocifera negli ambienti degli autotrasportatori, e cioè che alcuni mezzi pesanti di particolari dimensioni non riescono a transitare nel sottovia, non sia vero. Si mostra prioritario, inoltre, pensare a cosa ne sarà della ambulanze da e per l’ospedale di Taormina: occorre a tutti i costi evitare che il loro percorso non venga ostacolato dagli ingorghi, perché potrebbe anche “scapparci il morto”.

«Con la mia recente lettera – conclude Guglielmo Trusso – ho pertanto invitato le autorità e gli uffici competenti a verificare se il sottovia in questione sia conforme alle norme vigenti in materia di sicurezza stradale e trasporti».

Rodolfo Amodeo

 

FOTO PRINCIPALE: l’angusto sottovia lungo la S.S. 114 e la frana sulla A18

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