In questi mesi ha tenuto banco a Francavilla di Sicilia l’accesa polemica per l’improvvisa chiusura, all’inizio di quest’anno, del plesso delle scuole elementari di Via Napoli perché ritenuto dall’Amministrazione Comunale ad elevato rischio sismico. Come si ricorderà, l’inatteso provvedimento, scaturito dalla relazione tecnica di uno studio professionale privato, ha innescato le proteste dei genitori delle centinaia di alunni interessati, costretti a proseguire i restanti cinque mesi dell’anno scolastico nell’edificio delle Medie di Piazza Pirandello, con i conseguenti disagi dovuti al “trasloco” ed alla “convivenza” con altre scolaresche nell’ambito di spazi necessariamente più ridotti (ma come lo stesso sindaco Enzo Pulizzi ha pubblicamente dichiarato, si spera di tornare in qualche modo alla “normalità” con il nuovo anno scolastico che prenderà il via a settembre).
Il cedimento, avendo riguardato un’aula (ubicata nelle adiacenze dell’entrata dell’edificio) nella quale si tengono attività ludico-didattiche giornaliere, avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche qualora fosse avvenuto durante l’orario diurno.
Sul luogo del crollo si è quindi recato il tecnico comunale Salvatore Damino, il quale ha riscontrato lo stato di degrado di alcune pignatte (ossia gli elementi impiegati nelle coperture degli edifici) aggredite dall’umidità nonché piccole lesioni diffuse sul soffitto dell’androne principale.
Pertanto, sulla base della relazione tecnica redatta dall’architetto Damino, al sindaco Enzo Pulizzi non è rimasto altro da fare che disporre l’immediata interdizione alle attività ludico-didattiche (ovvero, in parole povere, la chiusura) sia dell’aula in cui si è verificato il cedimento del soffitto e sia di parte dell’androne principale, riservandosi di procedere ad una più generale verifica delle condizioni di sicurezza dell’intero stabile della scuola materna francavillese.
Alla fine, dunque, il plesso della scuola elementare di Via Napoli, considerato “a rischio di crollo” al punto da essere repentinamente chiuso, continua a “svettare indomito”, mentre l’apparentemente più nuovo e sicuro plesso della scuola materna di Piazza Pirandello comincia – “lui” sì… – a mostrare i suoi “acciacchi”.
Rodolfo Amodeo