L’accogliente piazzetta del quartiere “Timpa Tirrinchiuna”, nel cuore del piccolo Comune messinese di Malvagna, diventa ad ogni estate l'”ombelico culturale” d’Italia grazie al premio letterario “Fogghi Mavvagnòti”, organizzato dalla municipalità dell’Alcantara, guidata dal sindaco Giuseppe Cunsolo, e diretto dall’assessore alla Cultura nonché vicesindaco José Russotti.
Alcune sere addietro, in occasione della quarta edizione dell’iniziativa, il “teatro all’aperto” di Timpa Tirrinchiuna è stato ancora una volta gremito da una cinquantina di poeti e scrittori provenienti da tutta la penisola (oltre che dalle varie città e province siciliane anche dalla Lombardia, dalle Marche e dalla Calabria) per ritirare i riconoscimenti loro assegnati dalla qualificata giuria del Premio malvagnese, la cui sezione poetica in lingua italiana è stata quest’anno dedicata al grande e compianto autore agrigentino Salvatore Gaglio. Presenti i figli di quest’ultimo, che hanno omaggiato di una targa speciale il poeta palermitano (di Trappeto) Giuseppe La Rocca, vincitore della categoria con i versi di “Inseguendo l’alba”. Nella sezione intitolata a Gaglio il secondo ed il terzo piazzamento sono andati rispettivamente al calatabianese Antonino Filippello ed alla calabrese Anna Maria Deodato, le cui liriche, magistralmente lette al microfono dai loro stessi autori, hanno offerto dei significativi spunti di riflessione su problematiche particolarmente attuali quali la violenza sui bambini e le discriminazioni subite dalle donne.
Ma la letteratura impegnata ed ancorata alla realtà dei nostri tempi ha caratterizzato buona parte di questa edizione di “Fogghi Mavvagnòti” in quanto diversi degli elaborati premiati affrontavano tematiche quali la questione dei migranti, la violenza di genere e la mediocrità della classe politica.
Nelle altre sezioni in cui era articolato il concorso si sono classificati primi l’agrigentino Michele Barbera (poesia in dialetto) ed i messinesi Lucia Giacomino (racconti in lingua italiana) e Giovanni Macrì (racconti in dialetto).
Riconoscimenti sono andati anche agli autori secondi e terzi classificati ed ai destinatari delle menzioni e segnalazioni di merito.
Le premiazioni di poeti e scrittori sono state intervallate dalla consegna di riconoscimenti speciali a personalità siciliane particolarmente distintesi nei campi della cultura, dell’informazione e dell’impegno sociale, ossia l’On. Angela Bottari (Premio alla Carriera per la sua attività politica a sostegno delle donne), il poeta e scrittore trapanese Francesco Giacalone (Premio “Scrigno della Poesia e della Cultura” per la sua apprezzata produzione letteraria), il giornalista Rodolfo Amodeo (Premio “Una Voce dell’Alcantara” per il suo impegno professionale in favore del proprio territorio), lo studioso Alfredo Raneri (Premio “Una Voce di Malvagna” per aver valorizzato il paese natio con i suoi scritti e le sue ricerche storiche), il poeta Dario Miele (Premio “Giovani Talenti” per il suo stile di scrittura), la Famiglia Gaglio (Premio “Gli Amici di Fogghi” in memoria del loro caro congiunto e grande poeta Salvatore Gaglio), la cantante e musicista Cinzia Sciuto (Premio “Gli Amici di Fogghi” per la sua accurata ricerca sulla musica popolare siciliana), l’insegnante Miriam Rubino (Premio “Gli Amici di Fogghi” per il suo impegno culturale sul fronte della rivalutazione del lessico siciliano) e l’imprenditore Pucci Giuffrida (Premio “Gli Amici di Fogghi” per il felice connubio da lui realizzato tra il vino dell’Etna e la letteratura siciliana).
La cerimonia di consegna del Premio “Fogghi Mavvagnòti 2019” è stata condotta con molto garbo da Maria Fassi, coadiuvata dall’organizzatore José Russotti, dalla madrina Miriam Rubino e dal prof. Pietro Cosentino, responsabile di sezione del Premio “Gaglio” nonché autore dei raffinati disegni a carboncino, riproducenti scorci di Malvagna, consegnati ai premiati insieme agli eleganti trofei in ceramica realizzati per l’occasione dall’artista nonché assessore comunale Gabriella Caggegi. Al microfono si sono spesso alternate anche Cetti Perrone, lettrice delle motivazioni e di alcune delle poesie premiate, e l’interprete di canti popolari siciliani Cinzia Sciuto.
Anche se i residenti in loco forse non ne sono ancora pienamente coscienti (lo si evince dalla loro scarsa presenza alla recente cerimonia di premiazione di “Fogghi Mavvagnòti 2019”), la “creatura” di José Russotti è una manifestazione che dà lustro alla comunità che la ospita in quanto attira ogni anno a Malvagna centinaia di persone da tutta Italia (poeti, scrittori e rispettivi familiari) le quali probabilmente, senza tale evento, non avrebbero mai potuto conoscere e visitare questo incantevole angolo di territorio siciliano.
Tonio Troina
LE FOTO QUI PUBBLICATE SONO DI SALVATORE PANEBIANCO