I circa venti Comuni della Valle dell’Alcantara e del versante jonico messinese facenti parte sino ad oggi della società “Ato – Messina 4” dovranno attendere il prossimo autunno per usufruire di un ottimale (almeno lo si spera) servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. La S.R.R. (Società di Regolamentazione Rifiuti) “Messina Area Metropolitana” in cui sono rientrati ha infatti bandito l’appalto da trentasei milioni di euro (per sette anni) per l’affidamento di tale servizio, fissando il termine ultimo di presentazione delle relative offerte per il 19 settembre.
Si spera dunque che, a partire dall’ultimo scorcio di questo 2019, i disservizi che hanno caratterizzato la gestione dell’Ato Me 4, prorogata sino al prossimo 30 settembre, rimangano solo un ricordo. La società, avente la sua sede legale nella frazione taorminese di Trappitello, si è rivelata una struttura alquanto costosa per i Comuni che ne fanno parte e che non riescono ad onorare gli impegni finanziari ad essi richiesti a fronte dell’erogazione dell’essenziale servizio ecologico. La storia è dunque quella del cosiddetto “cane che si morde la coda”: i Comuni non pagano e, quindi, l’Ato non è nelle condizioni di poter assolvere ai propri compiti (spesse volte, ad esempio, si sono verificate delle vere e proprie “emergenze rifiuti” in quanto i suoi operatori ecologici si sono astenuti per lungo tempo dal lavoro per protestare contro i ritardi nelle corresponsioni dei rispettivi emolumenti mensili).
La più recente lamentela proviene dal Comune di Gaggi, dove ultimamente i rifiuti ingombranti (elettrodomestici guasti, arredi in disuso, ecc.) non sono stati ritirati nella giornata prestabilita. Particolarmente indignato si mostra al riguardo Gaetano Ferrara (nella foto), noto operatore economico del luogo con trascorsi di assessore comunale, il quale ha affidato ad una nota critica il proprio disappunto.
«A Gaggi – scrive Ferrara – i rifiuti ingombranti dovrebbero essere prelevati il giovedì, ma a volte, come è accaduto questa settimana, rimangono in strada per più giorni. Personalmente ho fatto diverse telefonate agli uffici dell’Ato Messina 4 per segnalare il disservizio, chiedere spiegazioni e fare le mie rimostranze, ma mi son sempre sentito laconicamente rispondere che la società è in liquidazione e che, quindi, non possiamo pretendere nulla. Credo, sino a prova contraria, che anche il Comune di Gaggi paghi la sua quota all’Ato, e se non lo ha fatto interamente prima o poi lo farà. Il servizio, dunque, viene pagato, ma per ricevere in cambio un… disservizio. Al cittadino poco importa che la società sia o meno in liquidazione: sino ad oggi, giuridicamente e di fatto, esiste e, come tale, ha l’obbligo di assolvere ai propri compiti nei confronti dei Comuni che ne fanno parte!».
Come prima si accennava, non rimane che “stringere i denti” sino al prossimo 30 settembre, quando l’Ato Me 4 dovrebbe una volta per tutte uscire di scena per lasciar posto alla nuova ed auspicabilmente migliore gestione della Srr “Messina Area Metropolitana”.
In questi ultimi mesi, comunque, alcuni Comuni del comprensorio taorminese, come Francavilla di Sicilia e Malvagna, si sono già “attrezzati” per gestire in proprio il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, conseguendo buoni risultati.
Rodolfo Amodeo