La locale associazione “Sos Legalità” ed un comitato civico hanno chiesto conto e ragione alle massime autorità regionali, provinciali e locali ed alle forze dell’ordine dell’improvvisa soppressione dei servizi di autolinee provenienti dal versante messinese della Valle dell’Alcantara. Gli organi preposti stanno comunque tentando aggirare l’ostacolo del divieto di transito ai mezzi superiori ad una certa altezza
La comunità di Castiglione di Sicilia, in provincia di Catania, non ci sta a rimanere “isolata” dai limitrofi centri del versante messinese della Valle dell’Alcantara (Francavilla di Sicilia, Giardini Naxos, Gaggi, ecc.) a seguito della recente sospensione dei servizi di autolinee da parte dell’unico concessionario. Così, nei giorni scorsi, la locale associazione “Sos Legalità” ed un comitato civico spontaneo si sono fatti promotori di due petizioni popolari sulla spinosa questione, originatasi da una denuncia del sindacato USB-TPL, che ha chiesto l’osservanza del divieto di transito per gli automezzi di altezza superiore ai due metri e quarantacinque centimetri, a suo tempo posto per la presenza, nelle immediate adiacenze del centro abitato francavillese, di un ponticello ferroviario (nella foto) che si sopraeleva sulla strada provinciale di collegamento con i Comuni etnei.
Come spiega Ercole Quattrocchi, presidente sia di “Sos Legalità” che del comitato civico spontaneo, «abbiamo innanzi tutto raccolto cinquanta firme a corredo di una petizione con cui chiediamo al sindaco di Castiglione di Sicilia, Antonio Camarda, di convocare una pubblica assemblea per avere informazioni certe ed ufficiali sulla soluzione che si intende dare al problema.
«Avantieri, inoltre, abbiamo inviato un’altra petizione, sottoscritta da centosettantadue cittadini castiglionesi, alle massime autorità regionali, provinciali e locali (Presidente della Regione, Sindaci delle Città Metropolitane di Messina e Catania, Prefetti, ecc.) nonché all’azienda concessionaria del servizio di autolinee, per chiedere l’immediato ripristino dei collegamenti e di essere messi a conoscenza di come mai sia potuta accadere una cosa del genere e quali provvedimenti si intendono prendere per tornare alla normalità.
«Infine il sottoscritto, nella sua qualità di presidente dell’associazione “Sos Legalità”, si è recato presso la Stazione dei Carabinieri di Francavilla di Sicilia per presentare una denuncia-querela avendo ravvisato in quanto accaduto gli estremi del reato di interruzione di un pubblico servizio.
«Questi tre atti (ossia le due petizioni e la denuncia) si sono resi inevitabili visto che tutte le autorità cui ci eravamo rivolti ci dicevano di non avere notizie ufficiali al riguardo, tranne quanto riferito dagli articoli del “Gazzettino Online”. Mancherebbe persino la comunicazione con cui la ditta concessionaria avrebbe dovuto informare della sospensione del servizio.
«Sotto quel ponticello, ricadente nel territorio di Francavilla di Sicilia, transitano tranquillamente da tempo immemorabile automezzi pesanti di ogni tipo e di qualsiasi altezza. Non si riesce dunque a capire il motivo di tale improvvisa sospensione “unilaterale” dei pullman, peraltro nel pieno della stagione turistica, con conseguenti danni economici e d’immagine per i nostri territori. Sicuramente non finisce qui…».
Nei giorni scorsi, comunque, nella zona del “famigerato” ponticello è stato effettuato un sopralluogo congiunto da parte dei tecnici della Città Metropolitana di Messina, delle Amministrazioni Comunali di Francavilla e Castiglione e dei rappresentanti dell’azienda concessionaria del servizio di autolinee. La soluzione ipotizzata sarebbe quella di innalzare a tre metri e trenta centimetri il limite massimo di altezza dei mezzi in transito, in maniera tale da adeguare la segnaletica stradale alle esigenze del territorio e consentire ai conducenti degli autobus di transitare lungo la Francavilla-Castiglione senza temere di violare le norme del Codice della Strada.
Rodolfo Amodeo