Estate all’insegna della rievocazione storica, quella di quest’anno, a Fondachello di Mascali dove i ricordi di un’infanzia felice, votata al mare, hanno portato il trentottenne pescatore mascalese Vito Bonaccorso ad offrire, ai vacanzieri locali, la prima edizione di “A calata da sciabica”.
Sostentamento per lunghi anni, in passato, delle tante famiglie di pescatori residenti nei Comuni della fascia jonica, comprese quelle della piccola frazione balneare mascalese di Fondachello, l’attività lavorativa, abolita dalla Comunità Europea, frammento indispensabile di una civiltà votata alla famiglia e al lavoro, rappresenta ancora oggi il ricordo indelebile per i posteri, così come lo è stato per il promotore dell’evento che, richiamati alla mente i ricordi legati alla sua infanzia, ha voluto ricordare “don Vito”, pescatore mascalese e suo nonno paterno, scomparso nel novembre del 2001, ed i pescatori locali, che della pesca hanno fatto una ragione di vita.
Ed è proprio osservando quella antica rete da sciabica, conservata in cantina, come il bene più prezioso della famiglia Bonaccorso, che scatta in Vito la voglia di riportare alla luce quegli indimenticabili momenti di festa vissuti in passato dall’antica comunità fondachellese nell’accogliere, a fine giornata, il ritorno a casa dei pescatori con il “bottino” del giorno. Ed è così che unendo ai racconti del padre Angelo, impiegato comunale, i ricordi dell’infanzia, nasce in lui la decisione di offrire ai turisti del suo paese la rievocazione della “calata da sciabica”. Pochi gli elementi necessari. La sua piccola barca da pesca, la vecchia rete del nonno, lunga circa 300 metri, ed una voglia enorme di fare rivivere la tradizione locale.
Fissato per il prossimo 9 agosto l’ultimo appuntamento, per quest’anno, con la rievocazione della “Calata da sciabica” nello specchio acqueo antistante il tratto di spiaggia adiacente Piazza dello Jonio.
Rosalba Azzarelli