In questo periodo di calura estiva le varie Amministrazioni Comunali sono solite disporre la disinfestazione e la derattizzazione dei rispettivi centri abitati precedute da avvisi in cui si invitano le popolazioni interessate, nelle ore in cui si effettuano tali interventi, a non uscire di casa, a tenere ben chiuse le imposte delle abitazioni, a non lasciare stesa fuori la biancheria ed a non far rimanere gli animali domestici all’aria aperta. Al contempo, però, si è soliti rassicurare che i prodotti chimici impiegati sono “a bassa tossicità”.
Nella sua qualità di presidente dell’associazione “Libera Voce Naxiota”, il dottore fiscalista e tributarista Giuseppe Rodi (nel riquadro in foto) ha preso spunto da questa “contraddizione” per inviare al sindaco di Giardini Naxos Nello Lo Turco, ai funzionari comunali della prima colonia greca di Sicilia, al prefetto di Messina ed all’Azienda Sanitaria Provinciale un’istanza di sospensione dell’intervento di disinfestazione e derattizzazione programmato per questa notte (giovedì 8 agosto tra le ore 3,00 e le ore 6,30) nella cittadina turistica del versante jonico peloritano.
Come spiega Giuseppe Rodi, «abbiamo presto questa iniziativa in quanto, leggendo l’avviso che preannuncia tale disinfestazione, da un lato sembrerebbe di essere in presenza di un pericolo pubblico (invito a stare in casa, a tenere chiuse le finestre, a non far uscire gli animali, ecc.) mentre dall’altro si comunica che i prodotti impiegati presentano un basso livello di tossicità. In realtà il prodotto disinfestante è la Cipermetrina (o Cipimetrina), ossia un piretroide sintetico fotostabile e residuale (in pratica una sorta di insetticida) di cui non si conosce la tempistica entro la quale esso diventa innocuo.
«Quelle “cautele” raccomandate dall’Amministrazione Comunale di Giardini Naxos e da tutte le altre che dispongono questo tipo di interventi lasciano in ogni caso il tempo che trovano. Evitare in maniera assoluta il contatto con l’esterno, come se ci si dovesse rinchiudere sotto una “campana di vetro”, è infatti impossibile. Basti pensare alle prese d’aria degli impianti a gas (obbligatori per legge) o a quelle dei condizionatori. Per quanto concerne inoltre gli animali, non dimentichiamo che oltre a quelli domestici, che è possibile “rinchiudere in casa”, ci sono anche quelli randagi. Pensiamo, infine, alle piante: durante la disinfestazione quelle nei vasi piccoli possono essere agevolmente ritirate dai balconi e dalle terrazze, ma quelle dal fusto consistente, molte delle quali adornano il suolo pubblico di Giardini Naxos, in occasione della disinfestazione non si possono certo… estirpare e portare altrove.
«A parere dell’associazione dal sottoscritto rappresentata, pertanto, occorre che per questo tipo di interventi di igiene pubblica si pongano in essere soluzioni alternative e meno invadenti.
«A Giardini Naxos, poi, ancor prima di pensare alla disinfestazione ed alla derattizzazione forse sarebbe opportuno bonificare determinate aree, come quei ricettacoli di insetti che sono i torrenti adiacenti al centro abitato, e diverse strade del paese, dove vengono depositati i rifiuti “umidi” (scarti di pesce, pannolini, assorbenti, ecc.) che lasciano sgradevoli odori anche a raccolta già avvenuta. A chi spetta il compito di pulire, lavare e disinfettare queste aree?!… ».
La questione sollevata dall’associazione “Libera Voce Naxiota” dovrebbe far riflettere su larga scala e non solo a Giardini Naxos. Come si accennava all’inizio, infatti, durante la stagione estiva gli interventi di disinfestazione e derattizzazione vengono doverosamente effettuati un po’ in tutti i Comuni. Ma siamo certi che le precauzioni consigliate siano sufficienti a mettere al riparo i cittadini da spiacevoli conseguenze per la loro salute?
Rodolfo Amodeo