Un nuovo porto turistico per Acitrezza: è il “sogno” della Federazione Armatori Siciliani, il cui presidente Alfio Fabio Micalizzi ha provveduto nei giorni scorsi ad inoltrare a vari organi ed autorità (sindaci e presidenti dei Consigli Comunali di Acireale ed Aci Castello, Presidente della Regione Siciliana, Assessorato Regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Capitaneria di Porto di Catania, sindaco della Città Metropolitana, ecc.) la relazione tecnica e lo schizzo preliminare dell’approdo fornitigli dall’autorevole architetto veneto Daniele Bellu, fondatore e presidente nazionale del gruppo “Atlante 2000” (nella foto principale con accanto il disegno di massima da lui redatto del nuovo porto turistico di Acitrezza).
«Come mi ha spiegato l’architetto Bellu, l’opera rientra in una più generale rete nazionale articolata in una serie di porti turistici in varie regioni d’Italia (a Paestum in Campania, a Vieste sul Mare in Puglia, a Policoro e Metaponto in Basilicata, ecc.).
«Il professionista mi ha anche detto che proprio il porto turistico di Acitrezza sarebbe quello di più agevole realizzazione sia perché rientra nella competenza regionale (per certi altri approdi è necessaria invece una legge speciale nazionale) e sia perché più economico in quanto, stando al business plan, verrebbe a costare sessantuno milioni di euro, ossia molto meno, ad esempio, dei porti di Policoro e Metaponto, per i quali occorrono miliardi di euro».
Rodolfo Amodeo