“Per quest’anno non cambiare: stessa spiaggia stesso mare”, recita una celebre “hit” estiva degli Anni Sessanta. La strofa ben si adatta alle tantissime persone delle province di Messina e Catania che ogni anno in occasione del Ferragosto eleggono a loro meta preferita la spiaggia libera di Giardini Naxos antistante al quartiere San Pancrazio, anche avantieri notte puntualmente presa d’assalto da gente proveniente da ogni dove, che ha piantato lì tende ed ombrelloni per bivaccare e bagnarsi in acqua attendendo l’alba.
Tale “rito” lo si potrebbe anche accettare, se non fosse per l’inciviltà che spesso lo accompagna e che le pubbliche istituzioni non riescono a contrastare.
Sull’ormai “tradizionale” fenomeno ferragostano annuale ha diramato una nota d’indignazione Guglielmo Trusso, locale attivista del Movimento 5 Stelle da sempre attento alle problematiche del comprensorio naxiota-taorminese.
«Vedere la spiaggia di una delle mete turistiche più ambite della Sicilia ridotta così ad ogni Ferragosto – ha scritto Trusso – mi addolora molto. Da biasimare sono sicuramente i tanti individui incivili, ma un pensiero va anche alle autorità preposte alla vigilanza, cui nei prossimi giorni segnalerò la questione per iscritto. Mi riferisco innanzi tutto all’Amministrazione Comunale di Giardini Naxos, ma anche alla Capitaneria di Porto, al Demanio ed al Prefetto, ai quali viene spontaneo rivolgere alcune domande.
«Scendendo più nel particolare, perché si dislocano in spiaggia contenitori per i rifiuti che, oltre ad essere poco capienti, non vengono svuotati ogni cinque-sei ore?
«E perché in tale ricorrenza non si nota in giro nemmeno una “uniforme” che dimostri la presenza sul territorio delle istituzioni?
«Da sottolineare, infine, che in queste particolari serate la sosta selvaggia la fa da padrona, e gli stessi vigili urbani restano intrappolati nel traffico senza poter svolgere il loro lavoro».
Rodolfo Amodeo