Sono tanti i cambiamenti previsti all’Istituto Comprensivo di Santa Venerina a partire dal prossimo anno scolastico. Si tratta di trasformazioni che si legano ad una nuova idea di scuola, che legge i bisogni della società e ad essi risponde.
In quest’ottica, grazie ad importanti finanziamenti ottenuti nell’ambito del progetto “L’ora di lezione non basta”, saranno riqualificati e riorganizzati gli spazi, attraverso la fornitura di nuovi arredi e di giochi, la creazione di nuove aree didattiche e la ritinteggiatura delle aule. Anche il tempo – scuola verrà ripensato, divenendo più flessibile e funzionale, nell’ottica di innalzare il livello di produttività ma nel rispetto dei tempi di concentrazione degli alunni.
“Innanzitutto si tratta di una scuola che prende consapevolezza del cambiamento dei ragazzi rispetto alle generazioni precedenti – spiega la dirigente scolastica Mariangiola Garraffo -. Giovani che hanno a disposizione costante tutto lo scibile, che possono trovare con un click risposta alle proprie domande e che chiedono di essere orientati all’interno di uno spazio senza confini percepibili, ma soprattutto di “essere visti”, così come sono, diversi dai propri genitori come galassie distanti anni luce. Per questi ragazzi – prosegue – non può servire una didattica tradizionale: la lezione frontale quale mezzo per riempire le teste di contenuti, non può e non deve essere l’unico veicolo di informazione e l’unica modalità formativa. I ragazzi di oggi hanno bisogno di stimoli veloci, aggiornati, immediati e motivanti tanto quanto quelli che incontrano nel web, ma in grado di conferire senso e significato all’apprendimento, orientando da un lato alla costruzione del proprio bagaglio culturale e, dall’altro, alla maturazione di competenze spendibili nella vita, oltre i confini della scuola”.
Una scuola, dunque, che non si chiude in sé stessa, nella dimensione dell’autoreferenzialità, ma che si connette al contesto sociale e si rinnova proprio grazie all’apporto che esso le conferisce. Una scuola che prepara alla vita. “La didattica non può che tener conto dei bisogni dei ragazzi – spiega ancora la dirigente scolastica – e ha l’obbligo di rinnovarsi non per seguire una moda, ma proprio per adempiere alla sua funzione, ovvero rispondere alle aspettative, ai bisogni e alle necessità delle nuove generazioni.
L’Istituto Comprensivo di Santa Venerina si muove in questa direzione, progettando e mettendo in atto interventi al cui centro ci sono proprio i discenti, il loro BenEssere e la loro realizzazione personale.
L’apprendimento e la maturazione di competenze non perdono di certo la loro importanza, anzi ne acquistano nella misura in cui essi da fine diventano il mezzo offerto dalla scuola attraverso il quale le generazioni possono leggere la realtà e muoversi con competenza e sicurezza nel mondo. Come sostiene Danilo Casertano a proposito di cambiamenti, da alcuni sognati e desiderati e da altri ostacolati e temuti – conclude Mariangiola Garraffo – […] Le donne e gli uomini che oltrepassando la soglia scoprono il proprio vero Io, si mettono a disposizione delle comunità e diventano essi stessi CambiaMenti”.