Sarà l’immobile dell’ex Ipab “Opera Pia – Collegio di Maria” di Via Visconte Ruffo ad ospitare le classi delle scuole elementari di Francavilla di Sicilia durante l’anno scolastico che sta per avere inizio. Lo ha deciso il sindaco della cittadina dell’Alcantara, Enzo Pulizzi, per evitare alle locali scolaresche i disagi del secondo scorcio del precedente anno scolastico, quando gli alunni della scuola primaria sono stati trasferiti in massa dall’edificio di Via Napoli, ritenuto ad alto rischio sismico, nel plesso della scuola media di Piazza Pirandello, dove hanno “convissuto” per quattro mesi in maniera poco agevole con gli studenti più grandi.
Possono dunque ritenersi in parte soddisfatti i consiglieri comunali del gruppo d’opposizione “Scriviamo Insieme il Futuro”, che all’indomani dello scorso Ferragosto avevano presentato al primo cittadino francavillese un’interrogazione sulla questione della scuola elementare in cui si proponeva, per l’appunto, l’utilizzo dei locali dell’ex Opera Pia per ospitare gli alunni nel corso dell’anno scolastico 2019-2020.
Nella stessa interrogazione, a firma del capogruppo Lino Monea, gli esponenti della minoranza continuano comunque ad insistere sull’opportunità di effettuare dei sondaggi per verificare l’esatto livello di staticità dell’edificio della scuola elementare di Via Napoli per poi procedere al suo adeguamento alla normativa antisismica; questo in alternativa alla più drastica, costosa e probabilmente impraticabile soluzione ipotizzata nei mesi scorsi dall’Amministrazione Comunale, consistente nella demolizione dell’immobile e nella sua ricostruzione “ex novo”.
«In questi mesi all’insegna di continui, fastidiosi e dannosi distacchi di energia elettrica nelle case e nelle attività commerciali dei francavillesi – spiega Monea -, gli amministratori comunali hanno dato ad ogni piè sospinto attraverso i social risposte rassicuranti del tipo “ci stiamo impegnando per risolvere il problema”, “abbiamo affidato a professionisti, a ditte esterne ed ai tecnici dell’Enel l’incarico di individuare la causa dei black-out”, “risarciremo con un bonus i danni subiti dagli operatori economici”, ecc.
«Nella nostra interrogazione abbiamo quindi chiesto al sindaco Pulizzi di poter conoscere gli atti ufficiali di incarico ai tecnici ed alle ditte chiamati a risolvere il problema, quali costi sono stati al riguardo affrontati, se sono state prodotte delle relazioni sulle indagini effettuate ed, infine, se è stato fatto un censimento per quantificare i danni (sia in termini di guasti alle attrezzature e sia in termini di mancati introiti) riportati dai cittadini e dagli operatori economici locali e con quali criteri e tempi si intende erogare loro gli “sbandierati” bonus risarcitori.
«Abbiamo inoltre chiesto di poter saperne di più sul curioso “giallo estivo” della denuncia ai Carabinieri che il consigliere comunale di maggioranza Gianfranco D’Aprile avrebbe presentato contro “ignoti”, quasi a voler fare intendere che “qualcuno” saboterebbe e manometterebbe la rete elettrica cittadina, ipotesi del resto avvalorata anche da una pubblica affermazione del sindaco Pulizzi il quale, dalle colonne di Facebook, ha chiesto ai suoi concittadini “di prestare attenzione a tutto ciò che di anomalo possa attirare la vostra attenzione”…».
Rodolfo Amodeo
FOTO PRINCIPALE: l’immobile dell’ex Opera Pia di Via Visconte Ruffo e, nel riquadro, il sindaco Enzo Pulizzi