Operazione anti bracconaggio del Corpo Forestale di Giarre. Sequestrati rete e trappole
Personale dei Comandi stazione di Giarre, Linguaglossa e Zafferana Etnea, su disposizione del Capo Ripartimentale delle Foreste di Catania, hanno effettuato congiuntamente servizi per controllo attività venatoria e antibracconaggio. Dopo aver effettuato vari controlli ai numerosi cacciatori nelle località Chiusa Carpinato, nei pressi della R.N.O. di Fiumefreddo, ricadente nel comune di Fiumefreddo di Sicilia eTorrente Minissale, e San Marco, nei pressi del Parco fluviale dell’Alcantara, ricadenti nel comune di Calatabiano, si sono recati nel comune di Castiglione di Sicilia in località Contura.
Qui all’interno di un’area compresa in zona “B” del Parco fluviale dell’Alcantara, hanno individuato la presenza di due reti per uccellagione, ancorate a terra con dei picchetti perfettamente funzionanti e già predisposte per la cattura degli uccelli; rinvenuti anche due cardellini, imbragati con spago e ancorati a terra, sicuramente da servire come richiamo vivo per gli altri uccelli. Ai lati delle stesse si trovavano numerose gabbiette con all’interno contenenti otto cardellini Ancestrali ed una gabbia più grande, coperta con un telo, in cui erano occultati sei cardellini Ancestrali.
Si è pertanto provveduto immediatamente a notiziare l’Autorità giudiziaria e tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro penale e segnatamente le reti per uccellagione, 7 bastoni in legno, 10 picchetti di ancoraggio, 6 gabbie per uccelli, zappa, roncola, falce, rastrello, zaino, guanti, giubbino, gomitoli di corda acrilica e circa 10 metri di corda. Su disposizione dell’Autorità competente i 16 cardellini sono stati immediatamente messi in libertà.
La pratica della cattura di uccelli canori a scopo commerciale è, purtroppo, ancora molto diffusa. Oltre alle violazioni di legge, tali attività illegali producono anche gravi sofferenze agli animali ed un depauperamento incontrollato di fauna selvatica.