La questione della mancata riapertura della caserma dei carabinieri di Castiglione di Sicilia, di cui ci siamo occupati sino a qualche giorno fa riferendo dell’interessamento del deputato regionale Giuseppe Zitelli per conoscere le cause del problema (a quanto pare il mancato invio da parte del Comune di documenti alla Prefettura di Catania), sta “vivacizzando” non poco la vita politica della cittadina etnea.
L’intervento del parlamentare all’Ars del gruppo “Diventerà Bellissima” era stato invocato dai consiglieri comunali del gruppo d’opposizione “CrediAmo in Castiglione”, capitanato dall’architetto Stefania Russotti, contro i quali adesso si scaglia, con una pubblica nota, Ercole Quattrocchi nella qualità di presidente della locale associazione “S.O.S. Legalità”.
«I consiglieri comunali castiglionesi di minoranza – si legge in sintesi nel documento diramato da Quattrocchi nelle appena trascorse ore – dimostrano continuamente la loro incapacità politica. Proprio qualche giorno fa avrebbero dovuto partecipare ad una seduta di Consiglio Comunale particolarmente importante, ed invece non si sono presentati. Chi siede sui banchi dell’opposizione dovrebbe esercitare un ruolo di controllo, ma si sa che “quando il gatto non c’è i topi ballano”. Ed a Castiglione di Sicilia, non essendoci “gatti”, i “topi” ballano eccome!… Adesso abbiamo appreso che questi consiglieri comunali “d’opposizione” si sono rivolti ad un politico regionale per tentare di risolvere un determinato problema, che invece, anziché scrivere la “letterina a Babbo Natale”, avrebbero dovuto affrontare nella sede istituzionale naturale, ossia l’aula del nostro civico consesso, chiedendo pubblicamente, davanti alla cittadinanza, conto e ragione al sindaco. In passato ho cercato invano di spiegare a questi consiglieri comunali l’importanza del loro ruolo e dei loro poteri istituzionali, ma poi mi sono allontanato da essi in quanto ho capito di essere “di troppo” ed addirittura sospettato, per il mio del tutto spassionato interessamento alla vita locale, di essere mosso da scopi “oscuri”. Invito pertanto questi consiglieri comunali castiglionesi di minoranza a rassegnare le dimissioni, magari con quella giustificazione innocente e banale che un po’ tutti abbiamo utilizzato quando andavamo a scuola, ossia “non ho studiato”…».
La “battaglia” per il ritorno nel centro urbano di Castiglione di Sicilia della Stazione dei Carabinieri, trasferita da circa un anno in un immobile della lontana frazione di Passopisciaro onde poter effettuare dei lavori di manutenzione nell’immobile di Via San Francesco conclusisi ormai da diversi mesi, registra intanto una nuova iniziativa dell’apposito comitato civico “Pro Caserma”. I rappresentanti di quest’ultimo, Antonino Zumbo e Giovanni Di Dio, hanno infatti richiesto per iscritto nelle appena trascorse ore la convocazione di un apposito Consiglio Comunale sull’argomento da svolgersi in seduta aperta, ossia con la possibilità per i cittadini di prendere la parola.
Rodolfo Amodeo