Adrano è a lutto. All’indomani della tragedia che ha sconvolto una città intera l’atmosfera è surreale e l’unico argomento trattato, con infinita tristezza mista a rabbia, è l’incidente che ha spezzato la vita ai quattro giovani concittadini, Lucrezia Diolosà Farinato, 28 anni, Salvatore Moschitta, 20 anni, Manuel Petrosino, 17 anni, Erika Germanà Bozza, 15 anni, che rientravano da un sabato sera in discoteca ad Aci Castello.
La Seat Leon, guidata dal 40enne G.C., sulla quale viaggiavano si è letteralmente spezzata in due dopo il violento impatto con lo spartitraffico dello svincolo sulla SS 121 Catania-Paternò. Proprio il conducente della vettura è l’unico superstite ed è attualmente ricoverato al Cannizzaro di Catania in condizioni non gravi.
Ancora è presto per comprendere a pieno la dinamica dell’incidente ma secondo le prime ricostruzioni, l’auto procedeva a velocità sostenuta e, dopo una frenata di oltre 50 metri, il conducente avrebbe perso il controllo dell’auto che ha impattato con una violenza inaudita il guard raill spezzandosi in due.
Le quattro vittime erano molto legate tra loro: Lucrezia, che conviveva con il conducente della Seat Leon, lascia due figli, una bambina di tre anni e un bambino di 8. Salvatore Moschitta, cugino di Lucrezia, faceva il bracciante agricolo e da qualche mese conviveva con Erika Germanà Bozza. Manuel Petrosino era il migliore amico di Moschitta.
Nel corso delle prossime ore sarà deciso il giorno dei funerali che si preannunciano strazianti. Con molta probabilità saranno celebrati nella stessa chiesa e il sindaco proclamerà il lutto cittadino.