Fundraising Dinner, record di donazioni: 45 mila euro per la ricerca Task Force for Cystic fibrosis
Oltre 600 partecipanti, sponsor, sostenitori e un ospite speciale: Matteo Marzotto, presidente Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica: “La Sicilia, tra le regioni più generose”
Cinque anni di Fundraising dinner, celebrati con un’edizione che ha fatto registrare il record di incassi: oltre 45 mila euro raccolti, da destinare alla lotta alla fibrosi cistica. Parte dei fondi sosteranno il progetto FFC Task Force for Cystic Fibrosis, attualmente in fase preclinica. “Un grande risultato e tanta emozione” ha esordito l’ideatore del Fundraising, Claudio Miceli, che sul palco di Radicepura ha portato la sua esperienza di padre, del calvario della malattia che colpisce 1 neonato su 2.500-3.000, ma anche della speranza per il trapianto di polmone subito dal figlio il mese scorso, grazie alle cure fino ad oggi somministrate e alla donazione degli organi ricevuta. “C’è ancora tanto da fare – ha detto il professor Giuseppe Magazzù a capo del reparto di eccellenza del Centro FC di Messina del Policlinico che ha in cura circa 240 pazienti siciliani – bisogna accrescere la cultura della donazione, mentre la ricerca va avanti”. Un grazie anche dalla sezione Messinese della Lega FC che da cinque anni riceve i fondi del Fundraising dinner, fino all’anno scorso sono stati 100 mila euro a cui si aggiungono gli oltre 40 mila di quest’anno “con una parte dei quali sosteniamo anche le attività di assistenza a favore dei malati di fibrosi cistica”, ha detto la presidente Mariella Sciammetta.
La partecipazione del presidente FFC Matteo Marzotto ha testimoniato l’impegno comune tra Lifc e Fondazione nella lotta alla malattia e nel sostegno alle famiglie. “La Sicilia si conferma tra le Regioni più generose nel sostenere i nostri progetti di ricerca” ha dichiarato Marzotto. E tra i tanti c’è, appunto, quello sostenuto anche dal Fundraising, Task Force for Cystic Fibrosis, impegnato nella sperimentazione del farmaco per la cura della fibrosi cistica, che oggi è in fase preclinica e per il quale è prevista nel 2021 la sperimentazione sull’uomo. Ad annunciarlo proprio a Catania è stato il responsabile delle prime tre fasi del progetto ed attuale primo consulente per gli studi preclinici del progetto stesso, professor Luis Galietta dell’Istituto di Genetica e Medicina (Tigem) di Pozzuoli.
Graditissima partecipazione sul palco, infine, dell’attore Bruno Torrisi, (noto al grande pubblico per le serie TV Il commissario Montalbano, Paolo Borsellino, L’ultimo dei Corleonesi, Il capo dei capi, Squadra antimafia – Palermo oggi) che ha dato una straordinaria interpretazione di una lettera scritta da Claudio Miceli e Carmela Privitera, genitori appunto di Stefano 31 anni, e indirizzata al padre e alla madre del diciottenne che lo scorso 2 settembre ha perso la vita a seguito di un incidente stradale, i quali, mentre si consumava il loro dramma familiare, hanno acconsentito all’espianto degli organi, facendo il più grande dei doni: donare la vita ad altri, appesi ancora a una speranza.
Dunque, 45 mila euro raccolti, tra donazioni di sponsor e sostenitori (cinque mila euro raccolti solo dai salvadanai distribuiti nell’area del parco botanico) e la vendita dei biglietti (oltre 300) per la partecipazione alla cena di beneficenza che si è svolta, come da tradizione, a Radicepura, (main sponsor con la famiglia Faro da sempre sostenitrice) con 43 chef ai fornelli, coordinati dal patron del Sabir Gourmendarie di Zafferana Etnea Seby Sorbello e da 21 pasticcieri della Compait. E ancora, musica e intrattenimento con un mattatore di lungo corso come Ruggero Sardo che ha scandito i ritmi della serata assieme a Movida Small Orchestra e le performances dei giocolieri del Circo Ramingo e della “Malù Fitness nel cuore”.
E poi, grandi protagonisti, le pietanze e i dolci gourmet, eccellenze gastronomiche espressioni del territorio “messe al piatto” assieme a ottimi vini siciliani selezionati dall’Associazione Italiana Sommelier: Il panino con punta di petto di vitello cotta sottovuoto, il capone affumicato all’uva bianca fermentata, gli gnocchetti di patate verdi in salsa di mandorle al gambero rosso di Mazara, i cappelletti di pasta fresca con patate, porcini, tartufo nero dell’Etna e ragusano dop, la guancia di vitello alle arance, il polpo ripieno, il macco di fava cottoia, il gambero rosso marinato sono solo alcuni dei 14 mila piatti proposti e serviti dagli chef. “Anche gli chef hanno risposto alla chiamata ad una grande gara di generosità”, “ha commentato Seby Sorbello. E così, non hanno mancato l’appuntamento, le stelle Michelin Pietro D’Agostino, Massimo Mantarro e Martina Caruso; gli chef con la coppola (Giuseppe Raciti, Simone Strano, Giovanni Grasso, Giuseppe Torrisi, Gianluca Lizzio); e ancora Giuseppe Geraci, Massimo Giaquinta, Davide Guidara, Paolo Romeo, Giovanni Santoro, Pasquale Caliri, Elia Russo, Franco Agliolo, Piergiorgio Alecci, Giacomo Caravello, Antonino Esposito, Giuseppe Orito, Gioacchino Sensale, Sergio Sinagra, Antonio Arnaud, Vincenzo Cinardo, Alfio Visalli, Maurizio Urso, Concetto Rubbera, Luigi Alioto, Giovani Dragonetto, Saverio Patti, Fabio Armanno, Giovanni Porretto, Natale Di Maria. E, Andrea Graziano, Lorenzo e Aldo Scollo, Renato e Giovanni Cannata, Pennisi Group, Orazio Cordai, Francesco Arena, Lucio Ferlito. Massiccia anche la partecipazione dei pasticcieri: Enza Arena, Cono Balsamo, Nello Barone, Giuseppe Ricciardi, Giuseppe Bellia, Isabella Catalano, Soccorso Colosi, Rosario Zappalà, Daniele Corsaro, Andrea D’Anna, Mario Failla, Fulvio Massimino, Lorenzo Gallina, Antonio Guglielmo, Peppe Leotta, Santo Li Calzi, Giuseppe Manitta, Nunzio Napoli, Samuele Palumbo, Valerio Vullo, Giuseppe Zuccarello.