Dallo scorso mese di aprile risultava destinatario di un ordine di carcerazione ma sparito nel nulla si era reso irreperibile. Più volte i carabinieri lo avevano ripetutamente cercato a casa e per le vie di Acireale salvo poi scoprire che Giovanni Grasso, 67 anni, pensionato, aveva trovato rifugio presso l’ospedale Santa Venera e Santa Marta di Acireale, vivendo di espedienti.
Le poltrone della sala d’attesa del nosocomio di notte sono diventate il suo giaciglio di fortuna. Nel bagno riservato ai portatori di handicap il pensionato aveva invece realizzato una sorta di spogliatoio. Grasso si era inventato anche un mestiere, quello di usciere, aiutando gli utenti a raggiugere reparti e ambulatori.
Scambiato per un indigente, come detto per lunghi mesi ha trovato rifugio nei locali del sanatorio, benchè sul suo capo pendeva quell’ordine di esecuzione per la carcerazione (deve espiare una pena di due anni) emesso dalla Procura della Repubblica presso la Corte d’Appello di Brescia, poiché ritenuto responsabile del reato di induzione e sfruttamento della prostituzione. Fatti risalenti nel tempo, avvenuti a Brescia e Rovato (BS) nel periodo compreso tra giugno 2006 e giugno 2007.
Grasso, conosciuto nel bergamasco come “Mago di Zingonia”, denunciato nel 2005 per truffa ai danni di una cliente, nonché condannato nel 2010 a 2 anni e 6 mesi di reclusione, sempre per truffa, destinatario di un nuovo provvedimento di carcerazione, si era reso irreperibile per diversi mesi.
Sono stati i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Acireale ad assicurarlo alla giustizia. È stato poi tradotto nel carcere di piazza Lanza a Catania.