Vent’anni fa, ossia nell’autunno del 1999, il Consiglio Comunale di Giardini Naxos, attraverso un’apposita delibera, istituiva il locale Gruppo Volontari della Protezione Civile. Tale ventennale è stato celebrato nei giorni scorsi con una Santa Messa presso la chiesa madre Santa Maria Raccomandata, officiata dal parroco Don Giuseppe Di Mauro, cui hanno fatto seguito i discorsi istituzionali e la consegna di targhe ai volontari.
Per l’occasione, in Piazza Municipio è stata anche allestita un’esposizione dei mezzi e delle attrezzature in dotazione al Gruppo Volontari giardinesi, come il pick-up, il veicolo antincendio, l’idrovora ed il gruppo elettrogeno.
Come ha sottolineato il vicesindaco ed assessore comunale alla Protezione Civile Carmelo Giardina, «in questi vent’anni i nostri volontari hanno svolto un lavoro eccellente e lodevole intervenendo al verificarsi delle note calamità naturali abbattutesi sul nostro territorio, come le alluvioni del 2015 e del 2016 e le esondazioni dei torrenti Sirina, San Giovanni e Santa Venera. Sono stati inoltre di supporto alla Polizia Municipale e si sono resi utili in occasione di importanti eventi e manifestazioni svoltisi nel nostro Comune. Ma la loro opera è stata apprezzata anche in altri contesti territoriali in occasione, ad esempio, del terremoto di Santa Venerina del 2002 e, nel 2009, del terremoto dell’Aquila e dell’alluvione che ha colpito le comunità messinesi di Scaletta e Giampilieri».
Alla recente celebrazione del ventennale del Gruppo Volontari della Protezione Civile di Giardini Naxos hanno presenziato i rappresentanti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Taormina e dei Vigili del Fuoco e gli esponenti di altri gruppi di volontariato operanti nella fascia jonica messinese, tra cui la Croce Rossa Italiana di Roccalumera-Taormina, la Misericordia di Letojanni, Taormina e Spadafora e l’associazione “Frates”.
Dal 1999 ad oggi del Gruppo Protezione Civile di Giardini Naxos hanno complessivamente fatto parte un centinaio di volontari. Attualmente può contare su venti unità.
Rodolfo Amodeo