Dopo la pubblica denuncia dei giorni scorsi del sindacalista Ugo Sergio Crisafulli, i cartelli installati nei pressi del bivio per Graniti ed in contrada Fondaco Motta sono stati improvvisamente rimossi da ignoti. La questione, intanto, è ad oggetto di un’interrogazione dei parlamentari regionali del Movimento 5 Stelle, i quali chiedono un controllo sulla regolarità di tale tipo di segnaletica in tutte le strade dell’isola
Avrebbe fatto “effetto” il nostro servizio giornalistico di qualche giorno fa dedicato alle fermate pericolose ed “abusive” degli autobus lungo le strade statali siciliane, con particolare riferimento alla S.S. 185. Ieri, infatti, due dei relativi cartelli sono improvvisamente e “misteriosamente” spariti: uno era quello collocato nella stretta curva nei pressi del bivio che conduce al Comune di Graniti e l’altro quello piazzato nelle adiacenze del dosso di contrada Fondaco Motta (frazione di Motta Camastra).
Tutto è partito dalla pubblica denuncia sulla questione di Ugo Sergio Crisafulli, responsabile regionale dell’organizzazione sindacale “USB – Trasporti”, il quale di recente ha anche chiesto per iscritto all’Anas se quest’ultima avesse autorizzato la collocazione dei vari cartelli di fermata lungo la S.S. 185 “Giardini-Sella Mandrazzi” e la S.S. 114 “Orientale Sicula”, ricevendo come risposta dall’ente stradale che nessuna pratica era mai stata istruita al riguardo.
Un altro effetto sortito dall'”indagine” avviata dal Crisafulli è stata l’interrogazione sull’argomento presentata nelle scorse ore dai parlamentari all’Ars del Movimento 5 Stelle all’assessore regionale alla Mobilità ed alle Infrastrutture.
«Ai sensi del D.P.R. 11 luglio 1980 n. 753 – scrivono i deputati regionali pentastellati – qualora si intenda collocare una nuova fermata inerente ad una corsa del trasporto pubblico locale, se ne deve chiedere l’autorizzazione all’ente proprietario della strada ed all’assessorato regionale competente, così da poterne valutare e garantire la sicurezza. Si è però rilevato che lungo la Strada Statale 114 e la Strada Statale 185 insistono numerose fermate degli autobus di linea potenzialmente pericolose per la sicurezza degli utenti, dei conducenti dei pullman e degli automobilisti in quanto vicine ad incroci ed intersezioni, nella prossimità di curve o collocate una di fronte all’altra su rettilinei in strade ad alta velocità, senza rispettare le distanze minime imposte dalla legge. Ciò, oltre ad ostacolare il transito ai mezzi di soccorso, è causa di frequenti ingorghi e di rischi alla sicurezza.
«Nei giorni scorsi il sindacato “USB Trasporti” ha chiesto ufficialmente agli enti competenti, ossia all’Anas e ad alcuni Comuni interessati (in particolare Giardini Naxos e Gaggi), se avessero autorizzato tali fermate, ma sia l’una che gli altri hanno risposto che nulla è stato riscontrato agli atti. Per converso, le fermate in questione rientrano nell’elenco autorizzato dall’Assessorato Regionale alle Infrastrutture ed ai Trasporti, cui pertanto chiediamo di verificare la loro conformità alla legge attraverso appositi controlli e sopralluoghi ed eventualmente procedere alla loro soppressione. Tale verifica andrebbe estesa a tutte le fermate degli autobus esercenti il trasporto pubblico locale operanti nella nostra regione. Si fa altresì presente che una fermata non autorizzata dall’ente gestore della strada comporta per quest’ultimo anche un danno economico non potendone incamerare il relativo tributo».
Rodolfo Amodeo
FOTO PRINCIPALE: il tratto della S.S. 185 all’altezza di Fondaco Motta con e senza il cartello di fermata degli autobus