Il Centro Espositivo di Via Abate Coniglio, a Castiglione di Sicilia, ospiterà per tutto il 2020 una rassegna d’arte permanente avente principalmente per protagonisti i talenti emergenti della nostra isola. “Sicilianità Contemporanea” è il titolo del progetto in questione, promosso dall’Amministrazione Comunale castiglionese e curato dall’associazione “CollegArt”, presieduta dall’architetto Salvo Campo e costituita da un gruppo di ex docenti ed alunni dell’Istituto Statale d’Arte di Catania.
«Ho sempre sostenuto – ha dichiarato per l’occasione il primo cittadino del Comune etneo – che di arte e di cultura i borghi siciliani come il nostro possono vivere, trovando proprio nell’arte e nella cultura degli ulteriori “motori” per la loro promozione. Siamo quindi ben lieti, per il nuovo anno che ci attende, di accogliere validi artisti emergenti siciliani di vario genere (pittori, scultori, fotografi, ecc.) mettendo a loro disposizione la nostra incantevole “vetrina” che si affaccia sulla Valle dell’Alcantara».
L’assessore comunale alla Cultura Filippo Giannetto ha quindi illustrato nei dettagli l’articolazione del progetto “Sicilianità Contemporanea”. «Oltre al momento espositivo – ha spiegato l’assessore Giannetto – il progetto messo a punto con l’associazione “CollegArt” prevede anche una estemporanea di “Street Art” nel nostro quartiere ebraico della Giudecca, che la nostra Amministrazione Comunale sta particolarmente attenzionando in una prospettiva di rilancio e riqualificazione, nonché un premio d’arte contemporanea. Pensiamo di intitolarlo “Città Animosa – Castiglione di Sicilia: volti, colori e suggestioni della Sicilia contemporanea”. Tale riconoscimento, destinato sempre agli artisti emergenti siciliani, verrà sponsorizzato da diverse attività imprenditoriali del borgo, a testimonianza di come il dialogo e la condivisione di obiettivi tra pubblico e privato possano rappresentare la strada vincente».
La presentazione ufficiale del progetto “Sicilianità Contemporanea” si è conclusa con una degustazione curata dall’Enoteca Regionale della Sicilia Orientale.
Rodolfo Amodeo