Riposto, omicidio Chiappone: la pista del marito geloso e assetato di vendetta -
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Riposto, omicidio Chiappone: la pista del marito geloso e assetato di vendetta

Riposto, omicidio Chiappone: la pista del marito geloso e assetato di vendetta

Un omicidio su commissione. Sullo sfondo la gelosia sfrenata di un uomo che avrebbe ordinato, previo pagamento, l’uccisione del giovane potenziale amante di una donna evidentemente “intoccabile”.

I carabinieri, nel massimo riserbo, sulla scorta delle indicazioni fornite da una fonte confidenziale, starebbero privilegiando la pista sentimentale nell’ambito del feroce delitto di Dario Chiappone, il ventisettenne giarrese massacrato a coltellate e poi sgozzato la notte fra il 31 ottobre e il primo novembre di tre anni fa, in via Salvemini a Riposto.

I sicari sarebbero stati incaricati, come detto, da un uomo ferito nell’orgoglio e assetato di vendetta che avrebbe sborsato circa 50 mila euro per mettere in atto la missione omicida.

Quel lunedì sera, in fondo al budello di strada, nella zona residenziale ripostese, si è appartata la coppia, Dario Chiappone e una 41enne ripostese, commerciante, che ha assistito alla feroce esecuzione. La vittima martoriata con 16-17 coltellate all’addome e al torace, fatta inginocchiare sul selciato e infine sgozzata con un grosso coltello.

L’assassino, spalleggiato da un complice, è stato spietato. Quell’aggressione così violenta, si dicono certi gli inquirenti, sarebbe maturata in un contesto di rabbia profonda e forti rancori.

Le indagini vanno avanti e da qui a poco potrebbero riservare eclatanti sorprese.

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