Nella Giarre ridotta ad un villaggio fantasma, ad un personaggio pubblico come Salvo Zappalà, presidente della Pro loco e organizzatore di spettacoli, criticabile certamente per le sue scelte politiche, per il gusto e la qualità di alcuni eventi, dovrebbero come minimo fargli una statua. Di marmo.
Certamente sono in dovere di erigerla quel centinaio di soci della Pro loco che, ogni fine settimana, girovagano tra ristoranti e località incantevoli con lui al fianco. Pronto a seguirli, documentando sui social anche il numero di patatine servite a tavola. Una sua statua al posto della giara nella rotatoria di via Luminaria a Trepunti, a testimonianza che a Giarre Zappala è tutto quello è che rimasto.
Perché in un contesto mediocre come quello giarrese, paradossalmente, diciamolo, Zappalà giganteggia. Con lui, ad esempio, non sarebbe mai accaduto che l’albero di Natale in piazza Duomo venisse allestito a ridosso della vigilia. Ora, che Zappalà non perda occasione di presenziare in ogni manifestazione, di metterci del proprio, di criticare chi non lo invita ad un evento, non giustifica un senatore della Repubblica a scrivere pubblicamente sui social “la prossima volta che organizzo un’impiccagione la coinvolgo”.
Il senatore in questione è quel Cristiano Anastasi passato alla storia per il suo impegno profuso, per i tanti segnali lasciati sul territorio.
Al netto di forche e patiboli il buon senatore che ci ha regalato gli alberelli in via Maccarrone nell’area a verde privatizzata da un camion di paninari al quale sarebbe stato financo proposto di adottare il sito, che cosa ha fatto per Giarre? Forse ha ridotto il numero delle incompiute? O avrebbe la faccia tosta di intestarsi la presunta riapertura del pronto soccorso? Ha forse preso posizione, ad esempio, sui motivi che hanno determinato il dissesto? E sulla presunta gettonopoli tanto cara ai grillini, qual’ è la sua posizione?
Tanta determinazione nello smentire la questione della restituzione di una parte del proprio stipendio di parlamentare, mostrando sui social copia di bonifici, silenzio assoluto, invece, sulle inefficienze dell’amministrazione D’Anna. Ad esempio.
Su alcuni gravi episodi di criminalità che hanno interessato il territorio giarrese, qualcuno ha sentito proferire parola dal senatore Anastasi? Silenzio. Zero parole. E sulla soppressione della caserma dei carabinieri di Macchia? Mutismo assoluto. A meno che segretamente non abbia fatto in modo che a Macchia, oltre alla caserma, tornassero in piena attività il museo antropologico, la delegazione comunale con la polizia locale, i servizi igienici del parco giardino. E allora godiamoci gli alberelli di via Maccarrone e facciamola finita.
Quanto all’infelice post che il senatore ha assestato come un pugno in faccia a tradimento al buon Zappalà, Anastasi ha mostrato mancanza di stile e tatto. Persino Zappalà non meritava di essere deriso con una frase scomposta, sprezzante e immotivata come la sua che dovrebbe far riflettere sul suo modo di operare. E non basta cancellare un post, dopo averlo scritto, per rimediare. Tutti hanno capito.
AGGIORNAMENTO
Nel pomeriggio, il senatore Anastasi, ha letto il nostro pezzo ed ha inteso replicare con un video pubblicato sul social Facebook e che qui replichiamo (magari un paio di visualizzazioni in più ci saranno…).
Intanto ringraziamo il senatore per essere un nostro lettore (tanti al suo posto, ben più navigati, in passato e anche adesso affermano di non leggerci… lei ci crede?). Fatta questa premessa, ascoltato con attenzione il video, constatiamo che, purtoppo, il senatore, per edulcorare lo scivolone, declama la sua innovativa teoria “dell’ironia dell’assurdo”: protagonista l'”impiccagione”.
Sarà, ma a noi sfugge qualcosa e forse anche a lei senatore. Qui, comunque, un link per un veloce ripasso, a beneficio di tutti, del significato del vocabolo ironia.
Credevamo, invece, di ascoltare le sue scuse a Zappalà per la sua espressione “forte” ma niente: la teoria dell'”assudo”. Per il resto le auguriamo una carriera politica quanto più lunga possibile, preferibilmente trentennale, così avrà tutto il tempo per affrontare e riisolvere tutte le problematiche delle zona. Altrimenti, pazienza. Ce ne faremo una ragione.