Il funzionario regionale Giovanni Cocco entro la fine del mese potrebbe assumere le proprie determinazioni in ordine alla presunta “gettonopoli” al Comune di Giarre, relazionando sull’esito della verifica svolta in questi mesi attraverso una attenta analisi dei conteggi e, rapportando, eventualmente, i fatti direttamente all’autorità giudiziaria competente.
Frattanto l’ex presidente del Consiglio comunale Raffaele Musumeci – i cui esposti trasmessi alla Procura della Corte dei conti hanno originato l’avvio dell’attività ispettiva della Regione – ha inviato una seconda missiva all’assessorato regionale delle Autonomie locali e per conoscenza al Collegio dei Revisori dei conti oltre che al segretario generale del Comune, nella quale ha rinnovato la richiesta di “conoscere l’ammontare delle somma erroneamente erogatagli (alla stregua di numerosi altri consiglieri), dichiarandosi disponibile alla restituzione sin dallo scorso luglio”, data in cui ha trasmesso, anche alla Procura della Corte dei Conti i primi esposti sulla presunta “gettonopoli”, autodenunciandosi.
L’ex presidente del Consiglio Musumeci, inoltre, nella missiva rimarca che “nessuna iniziativa è stata avviata dal competente ufficio con riferimento alla illegittima corresponsione del gettone di presenza ai componenti e agli stessi capigruppo consiliari eventualmente partecipanti alle relative sedute delle commissioni consiliari non permanenti e non previste per legge e definite “speciali”.