Un nuovo presunto caso di malasanità all’ospedale di Giarre. Sullo sfondo l’assenza di un pronto soccorso e l’impiego di una ambulanza – quella della postazione di Riposto – non medicalizzata.
La vittima è un 44enne di Macchia, Luigi Magaraci che questa mattina, giovedì, attorno alle 11, dopo avere accusato dei dolori lancinanti all’addome si era presentato accompagnato dalla moglie e dal padre al Presidio Territoriale d’emergenza del Sant’Isidoro.
Manuela Tomarchio, la moglie della vittima, che immediatamente dopo il decesso del marito ha richiesto l’intervento dei carabinieri, sporgendo formale denuncia, accusa apertamente il medico del Pte di turno questa mattina al Sant’Isidoro che avrebbe inquadrato il caso come un malore gastrointestinale, originato da uno di quei virus che periodicamente circolano. Ha quindi somministrato un antidolorifico e senza effettuare un elettrocardiogramma. L’uomo, rientrato a casa, nel giro di un’ora, si è aggravato accusando dolori ancora più intensi all’addome e al petto.
“Compresa la gravità della situazione – afferma la moglie della vittima – abbiamo chiamato il 118. L’ambulanza che è intervenuta, sorprendentemente, era quella non medicalizzata. Mio marito nel giro di poco ha perso i sensi”.
La donna ha preteso l’ambulanza con il medico a bordo che però era di rientro dal Cannizzaro di Catania e che, si è appreso, sulle prime era stata attivata con codice giallo. Quando finalmente l’ambulanza con il medico a bordo ha raggiunto l’abitazione della vittima, un residence di via Principe di Piemonte a Macchia, era purtroppo troppo tardi.
I sanitari, alle 14.36, hanno infatti accertato l’avvenuto arresto cardiocircolatorio. Della vicenda sono stati informati i carabinieri che, sulla scorta della denuncia presentata dai familiari della vittima, hanno avviato le indagini. La salma del 44enne è stata condotta all’obitorio del Policlinico di Catania a disposizione del medico legale della Procura.
Frattanto l’Azienda sanitaria appresi i fatti ha inviato all’ospedale Sant’Isidoro di Giarre gli ispettori dell’Asp Spampinato e Ficicaro con il compito di verificare quanto accaduto. I due ispettori hanno acquisito il referto e si riservano di effettuare tutti gli approfondimenti del caso.