Erano entusiasti, non staccavano gli occhi dallo schermo, gli studenti dell’Istituto Comprensivo Mascali nel vedere Handy, il trailer del film del giovane regista Vincenzo Cosentino che racconta la storia di una mano, la destra Handy, che decide di staccarsi dal corpo del suo scrittore che per 30 anni ha scritto storie mediocri preferendole la mano sinistra Handle.
Handy, stufa di vedere sottovalutate le sue qualità, vuole dimostrare a sé stessa e al mondo intero di essere la migliore scrittrice siciliana e, sotto l’occhio vigile di Frank The Black (interpretato dal celebre attore Franco Nero), ispirerà la rivolta di tutte le mani siciliane che decideranno di staccarsi dal corpo dei siciliani per dare inizio ad una rivoluzione.
L’idea di Handy nasce da un cortometraggio presentato al Festival di Cannes nel 2008 che parla di una telecamera che voleva fuggire dal suo proprietario per andare al Cannes film festival.
Una storia sicuramente originale anche per il suo protagonista: “una mano” che abbatte tutti gli schemi e che lancia soprattutto ai giovani dei messaggi importanti.
“Le mani sono la parte del nostro corpo che usiamo più spesso, con la quale comunichiamo . Usiamole per fare del bene e non del male- ha detto Cosentino agli studenti. Le mani possono aiutare i più deboli, i timidi e gli introversi e non devono essere usate per fare i bulli e prevaricare sugli altri. Con le mani possiamo riparare un ambiente sempre più distrutto dalle mani del passato e di questo scellerato presente”.
“Gli studenti – ha detto la dirigente scolastica Maria Cettina Maccarone erano entusiasti di Handy, un progetto che l’Istituto ha voluto inserire all’interno del Piano di Offerta formativa. Handy è la storia di un sogno che al suo interno contiene tanti contenuti formativi importanti, come il credere in sé stessi, fare un buon uso delle mani, un esempio di auto imprenditorialità (Cosentino ha integralmente auto finanziato il film), di fiducia in sé stessi che diventa un esempio soprattutto nell’incontro con gli studenti per dire che un sogno si può realizzare, bisogna credere in quello che si fa perché una utopia può diventare realtà”.
“Se hai due mani puoi realizzare ogni cosa, non credere che se non hai soldi e nessuno crede in te, tu non devi credere nei tuoi obiettivi. Non aspettare che arrivi una mano dall’alto che ti aiuti, esci le tue mani dalle tasche e incomincia a lavorare. Questi incontri frontali che continuo a fare gratuitamente nelle scuole con i ragazzi, rispetto alla visione di video che spesso vengono propinati ai giovani dai social – ha detto infine Cosentino – è il modo migliore per confrontarsi e non appiattire le coscienze. La vita di un ragazzo non deve isolarsi dietro lo schermo di un cellulare o un pc ma deve essere fatta di affetti e di vita reale”.