Si discute spesso della problematica del randagismo con riferimento ai cani, ma anche i gatti privi di un proprietario stazionano nei vari territori, spesso aggregandosi tra loro fino a costituire le cosiddette “colonie feline”.
Il Comune di Giardini Naxos ha in questi giorni preso a cuore le sorti dei gatti randagi presenti sul proprio territorio chiedendo ai medici veterinari di dare la loro disponibilità alla sottoscrizione di una convenzione finalizzata alla sterilizzazione chirurgica ed alla gestione sanitaria dei felini. L’obiettivo è quello di tutelare sia il benessere dell’animale e sia la salute dell’uomo in quanto la presenza di gatti abbandonati a se stessi potrebbe comportare problemi e rischi di natura igienico-sanitaria.
Nell’avviso pubblico che l’Amministrazione Comunale giardinese ha rivolto ai veterinari si prevede la figura del cosiddetto “referente di colonia” o “gattaro”, ossia un soggetto (privato cittadino o associazione di volontariato) che si prende cura di un determinato gruppo di gatti randagi e che dovrà quindi intrattenere i rapporti con l’ambulatorio convenzionato concordando con quest’ultimo il giorno e l’orario in cui effettuare le visite sanitarie e gli interventi di sterilizzazione.
Gli interventi sull’animale dovranno essere effettuati nel più breve tempo possibile (possibilmente nell’arco di una sola giornata), fatte salve particolari esigenze sanitarie dell’animale.
Tutto ciò avrà ovviamente dei costi in quanto il medico veterinario è un professionista che effettua una prestazione lavorativa. A retribuirlo provvederà il Comune corrispondendogli sessanta euro per ogni intervento di sterilizzazione praticato su gatto femmina, cinquanta euro per ogni intervento di sterilizzazione praticato su gatto maschio e venticinque euro per ogni visita medica su un gatto malato o ferito (a tali cifre va aggiunta l’Iva in misura del 22%).
Il Comune rimborserà altresì al “gattaro” (ossia a colui che si prende cura delle colonie feline nel proprio quartiere) il costo degli eventuali farmaci prescritti dal veterinario per rimettere in sesto l’animale.
Rodolfo Amodeo