La giunta comunale di Riposto, con propria delibera, ha individuato le aree da destinare a parcheggi a pagamento – delimitate dalle note strisce blu – in alcune strade del centro storico di Riposto.
Sulla scorta di una analisi eseguita di concerto dall’amministrazione comunale e polizia locale, sono state individuate le zone e le relative strade ove si concentrano i maggiori disagi in tema di mobilità.
Nel dettaglio: corso Italia, dall’incrocio con via Roma al crocevia di piazza del Commercio; via Cavour dall’incrocio con via Libertà all’incrocio con via Archimede; via Cafiero; via Dandolo; via Capuana, dall’incrocio con via Cavour all’incrocio con via Etna; via Gramsci, dall’incrocio con via Circumvallazione sino al crocevia di via Etna; piazza del Commercio; via Duca del Mare, dall’incrocio con corso Italia fino al largo La Vieufuille; via Falcone; via Cristoforo Colombo, dall’incrocio con piazza della Lettera, all’incrocio con via Etna; piazza chiesa della Lettera.
Nella delibera di giunta si ribadisce la conferma della tariffa oraria già in vigore fino al momento della sospensione del precedente servizio di parcheggi a pagamento.
“L’attivazione delle strisce blu nel centro storico ripostese – osserva il sindaco Enzo Caragliano – appare opportuna nell’ottica di porre rimedio all’attuale situazione di disagio con rallentamenti significativi specie nel cuore del centro storico con refluenze nell’intero sistema di mobilità. Sullo sfondo i numerosi parcheggi dissennati il cui contrasto da parte della polizia municipale risente dell’esiguità del personale”.
“Il ripristino delle strisce blu, per le quali si dovranno decidere le modalità gestionali del servizio – soggiunge il vice sindaco e assessore alla Viabilità – trae origine dalle reiterate segnalazioni di associazioni produttive, commercianti, di regolamentare la sosta in particolare a ridosso delle aree commerciali. La sosta a pagamento, infatti, disincentivando l’occupazione per lunghi periodi dei parcheggi, avrebbe anche un effetto positivo per le attività economiche del terziario presenti nella zona e per la fruizione dei servizi pubblici: uffici comunali, istituti di credito e uffici postali”.