Spett. Redazione del “Gazzettino Online”,
con riferimento all’articolo pubblicato in data 5 febbraio u.s. dalla vostra testata giornalistica ed intitolato “Giardini Naxos: sopralluoghi dei cittadini al servizio idrico colabrodo“, desidero ringraziare gli attivisti del Meetup “Giardini Naxos In Movimento” per aver fatto riaccendere i riflettori sul serbatoio “Adelardi” (nella foto), realizzato dall’impresa dalla sottoscritta rappresentata nell’ambito del cosiddetto “Progetto 30”, riguardante i lavori di potenziamento e ristrutturazione dell’acquedotto di Giardini Naxos.
Ma mi preme al riguardo precisare che se in questi anni la rete idrica giardinese si è trasformata in un “colabrodo”, ciò è esclusivamente dovuto alla mancata manutenzione della stessa da parte del Comune.
E’ comunque opportuno fare chiarezza su alcuni significativi passaggi riguardanti i lavori per la realizzazione del nuovo serbatoio “Adelardi”, il cui collaudo statico è stato effettuato con esito positivo in data 30 marzo 2010 su richiesta dell’ingegnere collaudatore statico dell’opera per conto del Comune e sotto l’alta sorveglianza di un rappresentante del Provveditorato Regionale alle Opere Pubbliche.
In data antecedente, ossia il 23 settembre 2009, le opere e le forniture di tutte le apparecchiature elettriche, elettromeccaniche ed elettroniche del “Progetto 30”, ivi compreso il nuovo serbatoio “Adelardi”, sono state consegnate senza nessun rilievo da parte degli organi competenti, come si può chiaramente evincere dai relativi verbali a firma del direttore dei lavori e del dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale e che la sottoscritta è disposta ad esibire a chiunque dovesse nutrire qualche dubbio al riguardo.
Per dovere di completezza preciso che la mia impresa ha iniziato ad occuparsi del “Progetto 30” a partire dall’anno 2002 in quanto la prima tranche dei lavori è stata eseguita da altra ditta tra il 1996 ed il 1999.
Tornando al serbatoio “Adelardi” ed alle giuste osservazioni in merito del Meetup “Giardini Naxos In Movimento”, esso è rimasto incustodito in quanto nell’area ad esso antistante non si è potuto procedere all’installazione del cancello e degli ultimi metri di recinzione avendo il Comune rilasciato al proprietario privato di una casa limitrofa l’autorizzazione alla realizzazione di una stradella di accesso su quel suolo demaniale.
Da sottolineare inoltre che l’impresa della sottoscritta si impegnava, a norma di contratto, a garantire per vent’anni la manutenzione gratuita degli impianti avvalendosi di personale qualificato e competente. Non si riesce pertanto a capire l’intervento di manutentori estranei chiamati in questi anni a mia insaputa dal Comune di Giardini Naxos, con ulteriore aggravio di spese a carico di quest’ultimo, che avrebbe invece potuto risparmiarsi tali costi. Tutto ciò è solo una parte (il resto lo riferirò nelle righe successive…) del “modus operandi” alquanto “strano” del Comune di Giardini Naxos, che ha causato e continua a causare uno spreco enorme di denaro pubblico a danno della comunità locale.
Si sappia infine che la sottoscritta impresa per tale impegnativa opera di riqualificazione ed ammodernamento della rete idrica del Comune di Giardini Naxos è ancora creditrice di una somma più che rilevante (trattasi di milioni di euro) a causa della totale indisponibilità al dialogo dell’attuale Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Pancrazio Lo Turco. Viceversa, durante la precedente gestione amministrativa del sindaco Salvatore Giglio abbiamo quotidianamente affrontato con quest’ultimo e con i suoi collaboratori problemi notevoli (determinati dal fatto che l’originario elaborato del “Progetto 30” risaliva agli Anni Novanta), tutti risolti con il massimo spirito di collaborazione tra le parti. Dall’insediamento dell’Amministrazione Lo Turco, invece, all’impresa della sottoscritta è stato negato il diritto a riscuotere quanto dovutole nonostante, come prima riferito, l’avvenuta consegna in piena regolarità e completezza delle opere commissionatele. Tutto ciò, ovviamente, sta causando al Comune di Giardini Naxos un notevole danno economico (basti pensare agli interessi moratori e legali maturati in tutti questi anni) del quale “qualcuno” dovrà sicuramente rispondere.
Grazie per l’ospitalità,
MARIA LA SPINA
amministratore unico impresa esecutrice lavori
“Progetto 30 – Comune di Giardini Naxos (ME)”