Da appassionati della pallacanestro a 365° gradi quali siamo, ci dispiace doverlo ammettere ma il cammino dell’SS Basket Giarre nella Serie C Silver è a dir poco deludente: la squadra gialloblu continua infatti a restare ben ancorata all’interno delle zone poco nobili della classifica. Il posto occupato oggi è addirittura il quintultimo! Ebbene sì: il Giarre, uscito con le ossa rotte dall’ultimo match contro la capolista Alfa Catania, ed in quel caso ci poteva stare, continua sempre e solo a perdere. Cus Catania, Or.Sa Barcellona, Olympia Comiso e Basket Acireale sono solo le ultime quattro formazioni in ordine di tempo che si sono “cibate delle carni” del team di Unechenskyi Anton e compagni. Ed ora per fortuna è giunto il momento di affrontare l’Adrano ultimo in classifica. Diciamo per fortuna poiché almeno contro questo avversario, che se la passa sicuramente peggio di noi, possiamo provare a giocarcela fino al suono finale della sirena. Avere la possibilità di portare a casa una vittoria, dopo un filotto di cocenti insuccessi, è un’occasione unica almeno per ritrovare un po’ di quella compattezza mentale che alla lunga servirà per evitare di prendere “nuove imbarcate”. La nave non sta ancora per affondare, è bene ricordarlo, anche se il rischio continua ad essere piuttosto concreto. Un’importante prestazione dei gialloblu, magari coronata da un bel punteggio, è quello che ci servirebbe. Noi ci crediamo davvero ma ovviamente non scordiamo l’attuale percorso davvero pessimo del nostro Giarre.
La situazione attuale
Le difficoltà dei gialloblu
Quando una squadra di basket è quintultima in classifica dire cosa funziona sarebbe più sbrigativo rispetto a tentare di narrare ciò che non gira. Tuttavia noi preferiamo, non certo per puro masochismo ma piuttosto per onore di cronaca, offrirvi un breve quadro dello stato dell’arte che riguarda il Giarre. La squadra gialloblu non dispone di un buon quintetto titolare: scusate la franchezza ma a parte i cecchini Casiraghi e Unechenskyi non ci sono altri giocatori che abbiano abbastanza punti nelle mani. Comprendiamo come la giovane età della rosa, la media è di 23 anni circa, possa essere un limite ma non è solo questo il problema. La difficoltà nel far girare la palla, al fine di trovare un tiratore libero pronto ad armare il proprio braccio, ed una fase difensiva a tratti imbarazzante (si veda la partita contro il Virtus Ragusa) sono pietre che zavorrano inevitabilmente il percorso di crescita del team allenato da Vasto. Il nostro augurio, almeno per il torneo 2019-2020, è riuscire a finire la stagione degnamente. A partire dal prossimo anno, vedremo se i nostri giovanissimi avranno fatto tesoro dei loro errori.