Giardini Naxos, domani apertura gratuita al parco archeologico -
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Giardini Naxos, domani apertura gratuita al parco archeologico

Giardini Naxos, domani apertura gratuita al parco archeologico

Porte aperte e consueto ingresso gratuito come prima domenica del mese – domani primo marzo – nei siti del Parco Naxos Taormina ente che, insieme ad altri luoghi di cultura dell’isola, rientra nell’iniziativa della Regione Siciliana per accogliere tutti i visitatori desiderosi di vivere un giorno all’aria aperta e godere della bellezza del patrimonio archeologico, monumentale e artistico della Sicilia. I siti sono: Museo e area archeologica di Naxos, Teatro antico e Isola Bella a Taormina.

Due, come sempre, le proposte d’intrattenimento del Parco Naxos Taormina, diretto dell’archeologa Gabriella Tigano. Per famiglie con bambini, l’appuntamento è al mattino con i laboratori didattici realizzati in collaborazione con Civita Sicilia e le sue archeologhe. Tema del 1°marzo sarà “Un giallo al Museo”, con un’indagine che trasformerà i piccoli partecipanti in esperti detective a caccia di indizi fra i reperti nelle teche per risolvere uno strano caso. Appuntamento al bookshop del Museo di Naxos, alle 10.30. Per i grandi, invece, l’appuntamento stavolta è pomeridiano, sarà al Museo di Naxos ed organizzato come sempre in collaborazione con NaxosLegge e Fulvia Toscano: tema del giorno la preistoria e le tracce dell’uomo preistorico nel territorio. Si avvicenderanno due ospiti delle passeggiate archeofilosofiche della prima domenica del mese. Alle 16 comincia l’archeologo Massimo Cultraro che con “Segni e forme del sacro nella Sicilia prima dei Greci” illustrerà come il “bisogno di spiritualità” – e la ricerca di un essere superiore, di una divinità – fosse comune anche agli uomini e alle donne della preistoria. A seguire, dalle 17, l’astrofisico Andrea Orlando presenterà i risultati di un progetto durato cinque anni sul censimento dei siti rupestri della Valle dell’Alcàntara, fra tombe a grotticella e palmenti scavati nella roccia arenaria e persino grotte di scorrimento lavico custodite nella valle e frequentate dall’uomo preistorico.

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