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Fiumefreddo: ripristinare i servizi igienici nelle scuole, la denuncia della minoranza consiliare

Fiumefreddo: ripristinare i servizi igienici nelle scuole, la denuncia della minoranza consiliare

Riceviamo un comunicato della minoranza del Consiglio comunale di Fiumefreddo di Sicilia dove si denuncia il mancato ripristino dei servizi igienici nelle scuole.

“Ripristinare al più presto i servizi igienici alla scuola materna del Plesso Principe di Piemonte – è la denuncia dei consiglieri comunali di minoranza che segnalano – come ormai da oltre un anno i piccoli alunni dell’asilo siano costretti ad utilizzare i bagni dei ragazzi della scuola elementare con i disagi che ne conseguono”.

Al riguardo i consiglieri Marinella Fiume, Giuseppe Nucifora, Giovanni Spinella e Maria Taormina hanno già presentato al protocollo dell’Ente apposita interrogazione: “Pur essendo andate deserte due gare per aggiudicare tali lavori, il gruppo di minoranza continua tuttavia a denunciare come l’attenzione verso i bambini delle nostre scuole da parte dell’amministrazione comunale sia in generale totalmente inadeguata, considerati i casi recenti di inqualificabili ritardi relativamente ai disagi e alle problematiche del plesso di Vignagrande e della scuola di Feudogrande. Né valgono a nulla le possibili scuse sulla mancanza di alcune figure professionali all’interno dell’ente perché proprio il sindaco Sebastiano Nucifora ha permesso che l’unico tecnico vincitore di concorso e impiegato comunale con la qualifica D,  il caposettore Architetto Rosario Leonardi, potesse andare altrove con tutte le conseguenze che derivano dal lasciare un comune senza un responsabile tecnico qualificato. I consiglieri di minoranza, sensibili ai problemi dei bambini e delle scuole e sempre vicini ai genitori, si fanno interpreti ancora una volta nel rappresentare le loro giuste esigenze in favore dei propri figli, fungendo da stimolo verso un’amministrazione inerte. Auspicano, inoltre, che il letargo in cui vive quest’amministrazione ormai da tre anni possa finalmente finire e si inizi a lavorare per il bene della comunità altrimenti dichiarino la loro incapacità e vadano a casa”.

Alessandro Famà

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