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Riposto, da domani la campanella a scuola suona on line

Riposto, da domani la campanella a scuola suona on line

Sino al 15 marzo le scuole italiane sono chiamate ad utilizzare l’e-learning per riuscire, in qualche modo, a fare ugualmente lezione con gli alunni rimasti forzatamente a casa. Subito è parso chiaro che la Scuola italiana non è pronta per questo passo. In zona c’è l’esperienza positiva dell’Istituto statale di istruzione superiore di Riposto che, grazie alla pregressa esperienza online con il corso quadriennale da poco validata a Roma, è pronto, già da domani, con la didattica a distanza e si rende disponibile a fornire assistenza agli altri istituti all’indirizzo pantanoriposto@gmail.com,

L’istituto superiore permette, infatti, da due anni, agli studenti di conseguire il diploma con un corso quadriennale che prevede 32 ore di lezione settimanali in presenza e 8 ore settimanali attraverso una piattaforma e-learning, validata dal Ministero.

La dirigente Maria Catena Trovato ha disposto che da domani e sino al 15 marzo l’istituto eroghi le lezioni on line con l’utilizzo delle piattaforme e-learning weschool/moodle. In una fase iniziale sono suggerite lezioni di consolidamento/potenziamento, in modo da aiutare le classi non abituate a lavorare on line. I docenti caricheranno i materiali di studio per ogni singola ora, tenendo conto che i tempi di elaborazione e risoluzione dei compiti sono più dilatati.

Le famiglie degli alunni sono tenute a collaborare garantendo ai figli l’accesso alle piattaforme e pretendendo che gli stessi assistano alle lezioni in modo sincrono per potere interagire in diretta con i docenti e mantenere il ritmo scolastico. Gli alunni potranno consultare il materiale didattico anche in differita, comunque non oltre le 24 ore, e se non ottempereranno il docente per singola disciplina annoterà sul registro elettronico. E di questa annotazione si terrà conto in sede di valutazione. Una lezione seria, insomma, per non far perdere ai ragazzi giorni di scuola.

Una modalità di didattica a cui le scuole, pensandoci bene, potrebbero ricorrere anche in caso di allerta meteo. Ma forse questa idea potrebbe dispiacere a qualcuno.

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