Domani è in programma una vera e propria maratona. Un tavolo urgente che il Collegio dei revisori dei conti ha chiesto convocando la terna commissariale dell’Organo di revisione contabile per analizzare i numeri del dissesto che presenterebbero gravi incongruenze.
All’incontro di domani alle 9.30 sono stati invitati a partecipare il sindaco Angelo D’Anna e il segretario generale Marco Puglisi nella sua funzione di dirigente dell’area finanziaria.
L’organo di revisione si accinge a contestare il verbale del 26 dell’Osl nel quale si riepilogano alcune importanti azioni compiute in questi mesi dall’Osl partendo dalla rilevazione della massa passiva, l’acquisizione e la gestione dei mezzi finanziari disponibili ai fini del risanamento anche mediante alienazione dei beni patrimoniali, la liquidazione e il pagamento della massa passiva.
I revisori – si apprende da fonti qualificate – hanno puntato la lente di ingrandimento sulla determinazione dirigenziale della Area II del giugno 2019, con la quale sono stati definiti i rapporti finanziari con la gestione straordinaria di liquidazione, quantificando le somme spettanti all’Osl per un importo di 15 milioni 579 mila euro – fatta salva la specificazione dei residui passivi pagati dall’ente – ma di competenza dell’Osl dalla data del dissesto.
Tale somma risulterebbe oltremodo spropositata rispetto alle analisi contabili dei revisori. Incoerente sarebbe poi – secondo gli approfondimenti contabili dell’organo di revisione contabile – la contestuale deliberazione della terna commissariale che ha proposto all’ente l’adesione alla procedura di liquidazione straordinaria, per la copertura di un fabbisogno complessivo di 18 milioni 111 mila euro.
Analogamente i revisori hanno posto l’attenzione anche sulla successiva delibera di giunta del 5 agosto scorso, con la quale il Comune recependo la nota dell’Osl, ha definitivamente aderito alla procedura semplificata, impegnandosi a mettere a disposizione le risorse necessarie per procedere all’avvio della procedura di liquidazione straordinaria e, precisamente, per complessivi 18 milioni 111 mila euro.
Il Collegio dei revisori, come detto, manifestando perplessità sul calcolo delle somme vuole vederci chiaro su tutto, dichiarandosi ad impugnare i provvedimenti assunti dall’Osl al presidente della Repubblica.