S.S. 114 tra Fiumefreddo e Calatabiano: ancora tempi lunghi per la “strettoia” col semaforo
Per l’eliminazione del fastidioso senso unico alternato, attivato ormai da oltre tre mesi lungo la transitatissima arteria, bisognerà probabilmente attendere tutto quest’anno, entro il quale, come preannunciato dall’Anas, verranno progettati e realizzati i lavori per la messa in sicurezza di un muro a rischio di crollo sull’adiacente carreggiata
Vogliamo essere ottimisti e quindi credere, alla luce delle stringenti misure di sicurezza e del massiccio impegno degli scienziati, che il temibilissimo e dilagante Coronavirus “Covid-19” possa essere sconfitto o almeno bloccato nel suo propagarsi entro le prossime settimane. Ma con riferimento ad un problema di sicuramente minore importanza e di molto più facile risoluzione, non ci è dato di essere animati dallo stesso ottimismo.
Oggetto della nostra attenzione è quanto venutosi a creare ormai da tempo lungo la trafficatissima Strada Statale 114 nel tratto compreso tra i Comuni di Fiumefreddo di Sicilia e Calatabiano, dove per parecchi metri il transito automobilistico si svolge a senso unico alternato attraverso l’impiego di un impianto semaforico provvisorio. Ne deriva che negli orari e nei giorni caratterizzati da maggior traffico veicolare (come al rientro dal lavoro e nei week-end) si formano in quel tratto lunghe code di auto costrette a procedere a passo di lumaca. Così mentre prima, in condizioni normali, per spostarsi da Fiumefreddo a Calatabiano, e viceversa, occorrevano appena un paio di minuti, adesso ci sono momenti della giornata in cui si impiega anche un quarto d’ora, magari non proprio in questi giorni di restrizioni al transito automobilistico dettate dalle misure a contrasto del Coronavirus.
Ma, come prima si accennava, mentre la grave patologia verrà probabilmente debellata su scala mondiale nell’arco delle prossime settimane, si sa già per certo che quel fastidioso restringimento di carreggiata al km 57 della S.S. 114, con cui si ha a che fare dall’inizio dello scorso dicembre, ossia da oltre tre mesi, permarrà ancora per parecchio tempo. A darci tale certezza è Guglielmo Trusso (nella foto accanto), attivista del Movimento 5 Stelle da sempre molto attento alle problematiche della viabilità di tutta l’area jonica siciliana, sia taorminese che etnea. La Strada Statale 114, peraltro, costituisce un fondamentale e nevralgico asse viario che collega le città di Messina e Siracusa passando per gli intermedi Comuni del Catanese.
Trusso, come è solito fare, per saperne di più ha preso “carta e penna” per andare direttamente alla “testa” della questione, ossia all’ente nazionale Anas, competente per la gestione e la manutenzione delle strade statali italiane, i cui funzionari responsabili gli hanno innanzi tutto spiegato che tale restringimento di carreggiata è stato necessitato dalle precarie condizioni statiche di un muro laterale, che potrebbero far franare sull’antistante tratto di carreggiata della S.S. 114 sia quest’ultimo che il terreno e gli arbusti sovrastanti.
«Il rappresentante dell’Anas che mi ha risposto via e-mail – aggiunge Guglielmo Trusso – ha inoltre testualmente scritto che “è in corso di redazione la perizia relativa alla progettazione dei lavori necessari alla messa in sicurezza del muro in questione. Tali lavori, una volta espletati la relativa procedura di gara ed il successivo affidamento, avranno presumibilmente inizio entro la fine dell’anno in corso”. Questo funzionario Anas ha concluso affermando che, a fini precauzionali, il senso unico alternato gestito dal semaforo risulta essere l’unica soluzione attuabile».
Una “soluzione”, pertanto, con cui i tantissimi automobilisti fruitori della S.S. 114 potrebbero dover “convivere” per almeno altri nove mesi, ossia per tutto il corrente anno 2020.