Da Francavilla di Sicilia un “angelo” in trincea nelle Zone Rosse: Adriano Venuto

Il giovane del Comune dell’Alcantara, da tempo residente in Toscana, come volontario della “Misericordia” di Montale (Pistoia) è coraggiosamente partito alla volta di Bergamo per prestare aiuto al personale sanitario durante la drammatica emergenza in atto del Coronavirus, che vede proprio la città lombarda tra le più a rischio d’Italia

Anziché tornarsene nella propria terra d’origine per sfuggire al Coronavirus, così come hanno scelleratamente fatto in queste settimane decine di migliaia di giovani e meno giovani meridionali residenti per studio o per lavoro al Nord Italia, c’è chi si spinge addirittura più a Nord per rendersi utile nelle cosiddette “Zone Rosse”, dove il Covid-19 sta drammaticamente imperversando, portandosi via ogni giorno un impressionante numero di vite umane. E’ il caso di Adriano Venuto, un giovane originario di Francavilla di Sicilia che da alcuni anni abita a Pistoia, in Toscana, insieme al padre che svolge lì l’attività di insegnante (la mamma, stimata dipendente comunale a Francavilla, è rimasta in Sicilia).

Adriano svolge attività di volontariato nella sezione della “Misericordia” di Montale, popoloso Comune della provincia pistoiese, che, su indicazione della Protezione Civile Nazionale, ha inviato nei giorni scorsi una propria squadra ed un’ambulanza a Bergamo, ossia la città più colpita d’Italia, insieme a Brescia, dalla terribile pandemia. Di questa squadra fanno parte Alain Zourmanigui, originario della Guinea, il toscano Francesco Ferla ed il siciliano Venuto i quali, nonostante la consapevolezza dei rischi cui si sarebbero esposti, hanno prontamente risposto alla chiamata del loro direttore dei servizi Massimiliano Corrieri.

Dei tre eroici volontari si stanno occupando in questi giorni le testate giornalistiche toscane e bergamasche dedicando loro ampi servizi, nei quali viene esaltato il loro sprezzo per il pericolo pur di poter dare manforte al sistema sanitario delle “Zone Rosse”, trovatosi impreparato ad affrontare la colossale emergenza.

Il francavillese Adriano Venuto, in particolare, in un’intervista da lui rilasciata mercoledì scorso, pochi minuti dopo la partenza alla volta di Bergamo, ha dichiarato di essere «uscito da casa in tutta fretta non appena ricevuta la chiamata da parte della “Misericordia”. Ma non ho avuto dubbi nell’accettare l’invito. Avevo anche un impegno di famiglia, ma non ho esitato a liberarmi di fronte ad un qualcosa che al momento ha la massima priorità. Ancora non saprei spiegare le mie sensazioni. Dico soltanto che nella vita ci sono esperienze che non si possono non fare. Sono inoltre convinto che sarà molto interessante confrontarsi con i volontari di altre regioni d’Italia, ed in particolare con quelli che da settimane sono impegnati nelle zone più colpite dal contagio».

Malgrado abiti in Toscana da diversi anni, Adriano non ha mai rescisso il cordone ombelicale con la sua Francavilla di Sicilia, in cui fa rientro nei periodi di ferie e dove lo attendono i suoi tantissimi amici, che ne apprezzano la simpatia, l’umiltà ed il notevole bagaglio culturale. E da adesso anche il coraggio.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO PRINCIPALE: Adriano Venuto (primo da destra) con gli altri due volontari della “Misericordia” in missione a Bergamo, ed accanto un primo piano del coraggioso giovane francavillese