La compartecipata, che garantisce la mobilità nei Comuni del versante jonico messinese e dà lavoro a diciotto dipendenti, era da tempo in forti difficoltà a causa delle vicende giudiziarie del socio di minoranza Antonello Montante, che nei giorni scorsi l’azienda della Regione Siciliana ha completamente “estromesso”. Esprimono soddisfazione le organizzazioni sindacali di categoria occupatesi della vicenda
In questi tristissimi tempi di emergenza sanitaria per il dilagare del Coronavirus, qualche buona notizia riesce ancora ad affiorare. Sarebbe infatti terminata l’odissea della società per azioni “Jonica Trasporti & Turismo”, fondata nel 1999, che garantisce il trasporto extraurbano a mezzo bus nel versante jonico messinese attraverso diciotto dipendenti, da tempo preoccupati per il loro futuro lavorativo.
Da qualche giorno, infatti, la società è interamente pubblica in quanto l’Azienda Siciliana Trasporti (A.S.T.), di cui la Regione detiene il 100%, ha sottoscritto integralmente l’aumento di capitale sociale deliberato dalla “Jonica Trasporti & Turismo Spa” lo scorso 19 febbraio, sia per la parte di propria spettanza e sia per la parte non optata dal socio privato “M.S.A.”, ricollegabile al discusso imprenditore Antonello Montante che dell’azienda di autolinee deteneva il 49%. E proprio le vicende giudiziarie che hanno visto coinvolto l’ex numero uno di “Confindustria Sicilia” avrebbero paralizzato in questi mesi l’attività della “Jonica”, che adesso Gaetano Tafuri (nella foto accanto), presidente dell’Ast, intende rilanciare. «E’ finita – ha commentato laconicamente Tafuri – una convivenza scomoda che non potevamo più sopportare».
Sul positivo epilogo della difficile vertenza hanno espresso viva soddisfazione le varie organizzazioni sindacali che si sono occupate della spinosa questione.
Come si legge in un apposito comunicato diramato congiuntamente dalle sigle Fit-Cisl, Faisa-Cisal, Fast-Confsal ed Orsa, «abbiamo seguito sin dal primo momento questa vertenza ed esprimiamo apprezzamento per il mondo con cui si è conclusa grazie al positivo clima di collaborazione instaurato dal presidente dell’Ast Gaetano Tafuri, dal direttore generale Andrea Fiduccia e da tutto il Consiglio di Amministrazione, i quali hanno risolto la complessa problematica venutasi nel tempo a determinare e che ha messo a rischio sia la sopravvivenza stessa della società (che garantisce sette linee per un totale di 650mila chilometri l’anno) e sia il futuro lavorativo dei suoi diciotto dipendenti. Questa consistente ricapitalizzazione della “Jonica Trasporti & Turismo” – concludono i rappresentanti sindacali Lillo D’Amico, Lillo Sturiale, Giovanni Lo Schiavo e Mariano Massaro – la si è ottenuta grazie al coraggio, alla determinazione ed anche al convinto sostegno del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci».
Rodolfo Amodeo