Riaprire il Pronto Soccorso di Giarre con procedura d’urgenza è la soluzione che Fratelli d’Italia chiede energicamente per contenere e contrastare il Coronavirus sul territorio.
Dopo avere depositato nelle scorse settimane una mozione indirizzata all’assessore Ruggero Razza, gli onorevoli Gaetano Galvagno ed Elvira Amata incalzano: «Torniamo a chiedere al Governo regionale di poter dotare il vasto territorio che si estende da Acireale fino ai confini nord della provincia di Catania, di una importante struttura sanitaria, quale potrebbe essere il funzionalizzato Pronto Soccorso di Giarre. In questo modo, si darebbe un sostegno concreto anche all’Ospedale di Acireale, oggi particolarmente impegnato con molti pazienti affetti da Covid-19».
«Abbiamo appreso di un esposto su presunte difficoltà nelle sanificazioni delle aree miste dell’Ospedale», continuano i parlamentari regionali. «Non sta a noi valutare se l’esposto avrà seguito o meno, ma di certo un’azione di supporto alleggerendo il P.S. per i pazienti non affetti da Covid-19 utilizzando la struttura di Giarre, sarebbe di grande ausilio per la sicurezza e l’efficacia dell’azione sanitaria».
Dello stesso avviso è anche il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Catania, Alberto Cardillo. «L’apertura del Pronto Soccorso di Giarre era già stata annunciata l’anno scorso con la previsione che ciò potesse avvenire a maggio 2020. Non appena scoppiata la pandemia – ricorda il coordinatore provinciale – Fratelli d’Italia ha immediatamente chiesto al Governo regionale di riaprire con procedura d’urgenza il nosocomio giarrese. Successivamente è arrivata anche la richiesta congiunta dei sindaci del distretto sanitario».
«Non abbiamo mai fatto propaganda sull’ospedale di Giarre, nemmeno in campagna elettorale. Sappiamo che il Governo regionale ha fatto tanto per gestire l’emergenza con saggezza e scrupolo – riconosce Alberto Cardillo – e ne vediamo anche i risultati. Adesso chiediamo un ulteriore sforzo per realizzare una misura strategica per il sistema sanitario della provincia di Catania e, in modo particolare, a una vasta area della provincia dove risiedono quasi centomila abitanti, un rinforzo necessario anche per quando l’emergenza Covid-19 sarà cessata».