Differenza tra microblading e dermopigmentazione -
Catania
16°

Differenza tra microblading e dermopigmentazione

Differenza tra microblading e dermopigmentazione

Le sopracciglia sono l’elemento del viso che determinano l’espressione facciale e necessitano di una forma corretta che genera armonia con i lineamenti del viso, in particolar modo per una donna.

Individuare la forma corretta delle sopracciglia non è facile, per questo motivo è necessario affidarsi ad esperti di make up che conoscono le tecniche più adatte per enfatizzare forma, volume e spessore delle sopracciglia.

Negli ultimi anni, il make up delle labbra e sopracciglia si è evoluto e si ricorre a tecniche e trattamenti che garantiscono un effetto perfetto a lunga durata: queste tecniche prendono il nome di trattamento trucco semi-permanente e si distinguono in microblading e dermopigmentazione.

Entrambi sono tipologie di tatuaggio estetico e permettono di ricostruire le sopracciglia e donare un effetto simmetrico, uniforme e armonico. Permettono di ottenere un effetto molto naturale, denominato “pelo a pelo” ma si differenziano in base ad alcuni elementi.

Microblading: che cos’è e in cosa consiste

Il microblading è una tecnica che si effettua per ottenere un trucco semi-permanente che permette di ricostruire le sopracciglia attraverso l’utilizzo di un macchinario con delle micro-lame che spingono il pigmento verso l’epidermide attraverso delle piccole incisioni che riproducono il pelo con un effetto naturale.

Il microblading si basa sull’utilizzo di uno strumento simile ad una penna che permette di utilizzare lame con un minimo di spessore, non crea dolore ma solo un leggero fastidio. Grazie a questo macchinario è possibile disegnare pelo a pelo e ricostruire una forma delle sopracciglia o delle labbra perfetta.

Le estetiste che hanno effettuato dei corsi di microblading, come quelli offerti sul sito https://www.corsimicroblading.it/ , riescono a ricreare perfettamente anche le leggere sfumature che permettono di riempire le zone diradate.

Le sfumature, infatti, sono l’elemento principale che differenzia la dermopigmentazione con il microblading: con la tecnica della dermopigmentazione le sfumature sono nette, mentre con il microblading sono tenue e hanno maggiore resa estetica.

Dermopigmentazione: che cos’è e in cosa consiste

La dermopigmentazione è una tecnica di tatuaggio estetico che applica dei pigmenti colorati sotto la superficie della pelle, e a seconda del tipo di intervento che si va a realizzare è possibile utilizzare aghi di diverse dimensioni e differenti colorazioni.

A differenza del microblading, la dermopigmentazione è una tecnica utilizzata sia nell’ambito estetico che paramedicale, perché risulta essere una soluzione ideale per la correzione delle cicatrici, la ricostruzione dell’areola mammaria, l’infoltimento capillare e il rinnovamento estetico del cuoio capelluto. Costituisce, dunque un’ottima soluzione estetica ad esiti cicatriziali depigmentanti, derivanti da interventi di mastoplastica o mastectomia. Può risolvere anche problematiche legate al labbro leporino, vitiligine e cicatrici da lifting.

Nell’ambito estetico è utilizzato principalmente per la ricostruzione delle sopracciglia: tramite questa tecnica è possibile svolgere un trucco semi-permanente ed ottenere un effetto eyeliner. Le sopracciglia ottengono un effetto naturale ma meno sfumato, rispetto all’effetto che si ottiene con il trattamento microblading. L’effetto sfumatura è netto, molto simile alla sfumatura che si ottiene con una matita per sopracciglia.

La dermopigmentazione è una tecnica più “antica” rispetto al microblading, ma tutt’oggi molto utilizzata da persone di tutte le fasce d’età.

 

 

Potrebbero interessarti anche