Mare inquinato nell'acese. "Non è colpa del depuratore di Mascali. Acireale e hinterland dove scaricano?" -
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Mare inquinato nell’acese. “Non è colpa del depuratore di Mascali. Acireale e hinterland dove scaricano?”

Mare inquinato nell’acese. “Non è colpa del depuratore di Mascali. Acireale e hinterland dove scaricano?”

In merito al nostro articolo pubblicato in data 22.07.2020 dal titolo “Inquinamento a Fondachello, refluenze negative nell’acese.  Presentato esposto all’Arpa“, l’avv. Francesco Vasta, già presidente del C.d.A depuratore consortile di Mascali, ci ha inviato una nota che integralmente pubblichiamo.

“Ha del paradossale che amministratori ed ex amministratori del Comune di Acireale attribuiscano al depuratore consortile di Mascali responsabilità in ordine alla presenza di inquinamento nelle acque dell’acese, ed in particolare alla presenza di “scie schiumose e altri materiali, trasportati anche dalle correnti marine provenienti presumibilmente dal depuratore (di Sant’Anna di Mascali)”

Quello degli Amministratori acesi di puntare il dito sul depuratore di Mascali è un vizio ormai ricorrente. Ricordo qualche anno fa nel 2015 il plauso rivolto dall’on. D’agostino alla magistratura per aver aperto una indagine sul depuratore di Mascali, indagine poi archiviata.

Orbene questi che inveiscono contro il depuratore di Mascali ovviamente e banalmente non guardano dentro casa loro. Infatti dovrebbero prima di tutto ammettere l’incapacità di tutta la classe politica acese la quale non è stata capace di dotarsi di un depuratore e addirittura solo da poco ha messo a bando la gara per la progettazione di un depuratore finanziato dal CIPE nel 2012 per € 200.000,00

Allora chiediamo al Consigliere Vasta Giuseppe e all’ex consigliere Santo Primavera dove scarica il Comune Acireale le acque reflue? A Santa Tecla, a Santa Maria La Scala a Pozzillo o a Stazzo oppure ancora nel sottosuolo, attività ormai fuorilegge dal 1991 allorchè la direttiva CEE 91/271 imponeva a tutti i Comuni di dotarsi di depuratore e sistema fognario entro e non oltre il 2005.

Cosa hanno fatto dal 1991 ad oggi gli amministratori acesi per poter alzare il dito contro il depuratore di Mascali che, anche se sottodimensionato, cerca di svolgere il proprio lavoro.

Sappiano i lettori che Acireale per non essersi ancora dotato di depuratore sta subendo una procedura di infrazione da parte della Comunità Europea unitamente ad altri Comuni e forse Acireale è uno dei pochi grossi Comuni della Sicilia a non essere ancora dotato di depuratore.

Allora il più inquinante tra i Comuni della fascia jonica è probabilmente quello di Acireale e spero che giammai dalle parti dell’Acese qualcuno si scagli più nei confronti del depuratore di Mascali”.

Avv. Francesco Vasta

Gia Presidente del C.d.A depuratore consortile di Mascali

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