Il 4 e 5 ottobre prossimi saranno 62 in tutta la Sicilia i Comuni che andranno al voto di cui 8 nel catanese: Bronte (19.234 abitanti; sistema proporzionale, si vota per eleggere 16 consiglieri assegnati), Mascali (13.792 abitanti, sistema maggioritario, 16 consiglieri), Milo (1.065 abitanti, maggioritario, 10 consiglieri), Pedara (12.896 abitanti, maggioritario, 16 consiglieri ), San Giovanni La Punta (22.049 abitanti, proporzionale, 16 consiglieri), San Pietro Clarenza (7.102 abitanti, maggioritario, 12 consiglieri), Trecastagni (10.482 abitanti, maggioritario, 16 consiglieri) e Tremestieri Etneo (21.032 abitanti, proporzionale, 16 consiglieri).
A rileggere le vicende che hanno interessato i vari Comuni stupisce il numero di inchieste, arresti e commissariamenti che si sono susseguiti in questa porzione di Sicilia.
A Bronte ci riprova il sindaco uscente Graziano Calanna, Pd, vicino a Anthony Barbagallo, per oltre 100 giorni agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta Aetna per istigazione alla corruzione, arresti poi annullati dalla Cassazione. Dovrebbe confrontarsi con l’ex senatore Pino Firrarello, 81 anni, ritornato in Forza Italia, già sindaco del Comune del pistacchio dal 2005 al 2015. Sarà appoggiato anche da Antonio Leanza, figlio dell’ex sindaco Salvatore. A contendersi la fascia tricolore dovrebbe esserci anche Valeria Franco, M5S, consigliere comunale uscente e il civico Giuseppe Gullotta, ex consigliere comunale che sarebbe appoggiato anche da una lista dell’ex sindaco Mario Zappia.
A Mascali il sindaco uscente Luigi Messina tenta la rielezione e lo sfiderà l’attuale vice sindaco di Fiumefreddo di Sicilia, Giuseppe Leonardo Cardillo. A Mascali da due anni Messina amministra senza Consiglio comunale, sciolto nel 2018 per la mancata approvazione del bilancio e “sostituito” da un commissario.
A Milo l’uscente Alfio Cosentino (sostenuto da Anthony Barbagallo) tenta il secondo mandato e dovrebbe confrontarsi contro l’ex sindaco, Giuseppe Messina, supportato da Luca Sammartino, dopo che è tramontata la candidatura di Alfio Cavallaro.
A Pedara un altro sindaco uscente ci riprova: Antonio Fallica che dovrà vedersela con il 5stelle Nuccio Tropi e con Alfio Cristaudo, area Anthony Barbagallo.
A San Giovanni La Punta, il sindaco uscente Antonino Bellia, civico vicino a Nicola D’Agostino, cerca la riconferma e dovrebbe confrontarsi con Giusy Rannone, M5S, ex consigliere comunale, il candidato centrodestra, Lorenzo Seminerio e Santo Trovato già sindaco nel 1999 e nel 2004 (quando il Comune fu sciolto per infiltrazioni mafiose), condannato in primo grado per abuso d’ufficio e assolto in appello e in cassazione nell’ambito di un’inchiesta sulla variante urbanistica.
Dopo un anno di commissariamento, tornerà ad avere un sindaco e una giunta comunale San Pietro Clarenza dove nel 2019 si è dimesso l’ex primo cittadino Giuseppe Bandieramonte, finito in carcere a seguito di un’inchiesta sull’appalto del servizio rifiuti. Dovrebbero sfidarsi l’ex primo cittadino, Enzo Santonocito e Gaetano Angemi, suo ex assessore.
Anche Trecastagni tornerà ad avere un sindaco dopo che è stato sciolto per mafia e commissariato nel 2018, a seguito dell’inchiesta Gorgoni e l’arresto di due dipendenti comunali. Gli sfidanti dovrebbero essere Giuseppe Messina, medico in pensione, già sindaco dal 2008 al 2013, area centro destra, Raffaele Trovato, ex consigliere comunale e assessore, Mauretta Finocchiaro, manager St microelectronics e civica e Concetta Ambra, M5S. Tramontata la candidatura dell’arch. Nuccio Russo, già dirigente comunale a Giarre, che ha fatto un passo indietro a favore di Mauretta Finocchiaro.
A Tremestieri Etneo si contendono la poltrona di primo cittadino il sindaco uscente Santi Rando, Santo Nicosia (due volte vice sindaco), l’ex sindaco Ketty Rapisarda (già sindaca nel 2012) e Simona Pulvirenti, M5S.
Entro mercoledì 9 settembre la presentazione delle liste e si avrà il quadro definitivo. L’eventuale ballottaggio è fissato per il 18 ottobre.