Mettere fine all’odissea della vicenda dell’ecomostro ex Siace nel Comune di Fiumefreddo di Sicilia.
È ciò chiede Attiva Sicilia attraverso una mozione presentata dai deputati Angela Foti, Matteo Mangiacavallo, Valentina Palmeri, Elena Pagana e Sergio Tancredi, che impegna il presidente della Regione a trovare una soluzione per questa zona e che prende spunto dalla volontà emersa durante la seduta del Consiglio comunale di Fiumefreddo di venerdì scorso, partecipata anche dai sindaci del comprensorio.
La cartiera Siace chiuse i battenti nel 1986 dopo poco più di un ventennio di attività. Nel settembre 1997, su richiesta della Procura della Repubblica, a seguito degli accertamenti dall’Asp venne disposto il sequestro giudiziario dell’area. Nel 1999 la Provincia Regionale di Catania acquistò l’area per realizzare un parco tematico di grande attrazione per il turismo.
“L’area ha grandissime potenzialità trovandosi tra la Riviera dei Ciclopi e Taormina – afferma Angela Foti – il suo recupero permetterebbe di creare un continuum di grande attrazione turistica, col valore aggiunto di bonificare un’area restituendole pregio naturalistico. Sarebbe una grande opera di rigenerazione urbana e ambientale anche in linea con i principi di sostenibilità. Quello che chiediamo al governo regionale è di individuare strumenti per finanziare le opere, come, ad esempio, il recovery fund”.