Nel tratto terminale del torrente Macchia, in corrispondenza dell’abitato di Santa Maria la Strada, scorrono verso il mare di Sant’Anna liquami maleodoranti provenienti dalle tubazioni fognarie interrate nel letto del torrente. Lo sversamento di liquami nel torrente peraltro rappresenta un grave rischio di inquinamento con potenziale incidenza sulla salute pubblica.
L’onda inquinata da svariati giorni – si parla di settimane – continua a scendere inesorabilmente verso il mare, con conseguenti timori per quanto riguarda la qualità delle acque. Nella totale indifferenza del Comune e dell’Area che si occupa delle manutenzioni che ad oggi non è ancora intervenuta.
Dal Comune si è appreso che sarebbe in fase di predisposizione una ordinanza urgente e contigibile attraverso cui affidare ad una ditta esterna i lavori che, stante la gravità della situazione, dovranno essere effettuati rapidamente.
Sembra che l’origine dello sversamento, verosimilmente sia riconducibile all’occlusione di un tombino di ispezione – che ha una profondità di circa due metri – che si trova nel letto del torrente. Ma potrebbe trattarsi anche dell’otturazione di un lungo tratto di tubazione.
Alla fine conta il risultato: da giorni i liquami sgorgano da uno dei tombini, oltretutto sprovvisto di botola. La ditta potrà effettuare gli interventi solo quando l’ordinanza diventerà esecutiva. Già ma quando? E con quali risorse? Nel frattempo il fiume di liquami continua la sua corsa inarrestabile verso il mare di Sant’Anna.