La campagna elettorale, pandemia o no è vicina. E il sindaco di Giarre Angelo D’Anna lo sa bene. Il cavallo di battaglia sull’ospedale è irrinunciabile e cosi, in piena domenica, con un comunicato che atipicamente viene diramato non per le vie ufficiali ma solo sul proprio profilo, D’Anna batte un colpo sulla vicenda Covid Hospital. E lo fa prendendo posizione su una questione che ha appreso solo da questo giornale on line, dimostrando di non essere mai sul pezzo. Nella nota che il sindaco di Giarre scrive – anche a nome degli altri del distretto, gli stessi che nell’ultima riunione all’Asp lo hanno abbandonato – afferma di “avere appreso in via informale della decisione di voler destinare il vicino Ospedale di Acireale esclusivamente quale Covid Hospital. Se confermato, riteniamo tale decisione decisamente grave per la tutela della salute di un vasto territorio densamente popolato che rischia di generare contraccolpi sulle esigenze di cura ed intervento in urgenza verso le nostre cittadinanze.
Il Pronto Soccorso di Acireale, in attesa della ripartenza di quello di Giarre, è di riferimento per un bacino complessivo di oltre 230.000 residenti. Oggi ascoltiamo dai media l’allarme segnalato in Italia dai medici dell’emergenza per la pressione già avvertita e su questo territorio si decide di chiudere senza confronto alcuno il pronto soccorso acese? La pressione che si eserciterebbe sul PS del Cannizzaro e in parte su Taormina, già saturi, rischia di essere insostenibile per le tante esigenze sanitarie.
Tutti noi Sindaci del distretto sanitario 17 già a fine marzo avevamo dato disponibilità tramite formale comunicazioni indirizzata al Governo
Regionale affinché fosse realizzato a Giarre un Ospedale covid con grande senso di responsabilità. Avevamo poi chiesto con ulteriore nota in aprile, a seguito della configurazione “mista” dell’ospedale acese, di implementate sul nostro Ospedale tutti quei reparti che su Acireale non potevano più operare per la presenza di reparti dedicati al covid. Mai alcun riscontro ci è stato dato. In una successiva videoconferenza con l’Assessore alla Salute – continua la nota – avevamo chiesto in tanti la creazione di un Ospedale covid anziché ospedali misti e lo avevano indicato nell’area metropolitana utilizzando qualche struttura ospedaliera ormai dismessa.
Di tutto ciò non si è tenuto alcun conto ed anzi in quel contesto si era esclusa la possibilità di ospedali esclusivamente covid. Oggi viene adottata una decisione senza alcun confronto preventivo che può avere gravi ripercussioni sui Cittadini da noi amministrati e che vedono nei loro Sindaci il riferimento per un loro crescente malessere sanitario, economico e sociale.
Comprendiamo la situazione emergenziale in atto e crediamo nel valore dell’unità tra tutte le figure istituzionali che in questo momento devono adottare decisioni spesso difficili. Per questo ribadiamo la nostra disponibilità a utilizzare la struttura ospedaliera di Giarre per affrontare l’emergenza, come centro covid o quale riferimento per una risposta sanitaria ospedaliera più ampia di quella esigua in essere.
Con i Sindaci del comprensorio di Acireale siamo pronti a condividere azioni comuni per la tutela delle nostre comunità”.
Fin qui la nota sottoscritta da D’Anna e poi condivisa dagli altri sindaci (sarebbe interessante sapere in quanti hanno realmente sposato la linea oltranzista). La campagna elettorale inizia davvero ad esercitare la propria pressione e da qui in avanti si conteranno solo galoppini. Altro che positivi.