Catania, azzerata roccaforte del traffico di droga: decine di arresti. Colpito il clan Nizza NOMI FOTO VIDEO
Su delega della Procura Distrettuale di Catania, i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, supportati dai reparti specializzati dell’Arma (Compagnia di Intervento Operativo del XII° Reggimento “Sicilia”, Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”, Nucleo Elicotteri e Nucleo Cinofili), hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 99 persone indagate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante del metodo e della finalità mafiosa, e per detenzione illegale e porto di armi da fuoco.
Contestualmente è stato eseguito un altro provvedimento cautelare emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale per i Minorenni di Catania, su richiesta della competente Procura della Repubblica, nei confronti di 2 soggetti, di cui uno tuttora minorenne, in ordine al reato di associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine, denominata “Skanderbeg”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Catania Fontanarossa, ha consentito di disarticolare i diversi sodalizi criminali che gestivano 12 imponenti “piazze di spaccio” radicate nel popolare quartiere di San Giovanni Galermo roccaforte storica del traffico e della vendita di stupefacenti nel capoluogo etneo.
Le diverse organizzazioni che gestivano le piazze di spaccio godevano di una chiara autonomia sotto il profilo della competenza territoriale e della gestione organizzativa, ma agivano comunque sotto il diretto controllo del gruppo Nizza della famiglia di “Cosa Nostra” catanese, clan Santapaola – Ercolano, che imponeva ai “capi piazza” il rifornimento esclusivo dello stupefacente dal clan Nizza, nonché i costi e i quantitativi di stupefacente da acquistare.
Ciascuna piazza di spaccio veniva, infatti, gestita da un responsabile (il c.d. capo piazza) operante sotto la supervisione del noto pluripregiudicato Schillaci Lorenzo Michele, personaggio di notevole caratura criminale e già condannato per associazione mafiosa, il quale oltre ad imporre in modo esclusivo e continuativo la fornitura della sostanza stupefacente per conto del citato gruppo Nizza, dirimeva i contrasti interni ai gruppi (ad esempio in casi di “concorrenza sleale” per aver protratto l’attività di spaccio oltre l’orario consentito o per aver dirottato i clienti presso altra piazza di spaccio).
Le attività di video ripresa eseguite per ciascun gruppo consentivano di volta in volta di registrare centinaia e centinaia di cessioni giornaliere all’interno delle piazze di spaccio, ubicate in siti prestabiliti generalmente corrispondenti ai numeri civici delle vie di San Giovanni Galermo e organizzate imprenditorialmente con precisi orari di lavoro e turnazioni che coprivano l’intero arco della giornata.
L’indagine ha altresì permesso di accertare la disponibilità di armi da fuoco, anche da guerra, in capo ai gruppi organizzati pronte ad essere utilizzate in caso di richiesta di spedizioni punitive da parte del clan Nizza.
Inoltre in occasione dei festeggiamenti del 31 dicembre 2018, sono stati video ripresi i momenti in cui proprio Schillaci Lorenzo Michele, con Calabretta Mario Maurizio e Spampinato Giambattista (entrambi responsabili dell’importante piazza sita al civico 81 della via Capo Passero), esplodevano diversi colpi di arma da fuoco sia con kalashnikov che con una pistola, noncuranti, tra l’altro, della presenza di più persone, tra le quali un bambino, mentre il pusher della piazza continuava a spacciare ai clienti incuranti degli spari.
Le indagini sono state condotte dall’ottobre 2018 al maggio 2019, avvalendosi di attività tecniche di intercettazione e di videoripresa, e sono state riscontrate dalle dichiarazioni di due recenti collaboratori di giustizia: Caruana Dario e Corra Silvio. Il Corra, in particolare, è il soggetto che ha sostituito lo Schillaci come responsabile del clan Nizza e ha quindi fornito un rilevante contributo alla ricostruzione delle dinamiche mafiose. Lo Schillaci veniva poi tratto in arresto in data 8 novembre 2019 per porto abusivo di arma, ma nel corso della perquisizione venivano rinvenuti e sequestrati 60.000 euro provento dell’attività delle piazze di spaccio, la “carta degli stipendi”, la “carta delle estorsioni”, e la “carta delle piazze di spaccio”, tutte detenute dallo Schillaci in qualità di responsabile del clan Nizza.
Parte dei proventi delle piazze di spaccio servivano, infatti, anche al mantenimento delle famiglie degli affiliati detenuti. In particolare nella “carta” venivano indicate le iniziali di 43 soggetti detenuti con accanto la somma spettante alla famiglia per un importo totale mensile di circa 42.000 euro.
I tempi di intervento sono stati particolarmente brevi in attuazione di un consolidato protocollo di indagini seguito dalla Direzione Distrettuale Antimafia per contrastare il fenomeno delle piazze di spaccio a Catania e che ha consentito di eseguire l’ordinanza cautelare nei confronti di 99 indagati solo dopo pochi mesi rispetto alla condotta contestata (l’informativa finale è stata depositata a fine giugno 2019 mentre la richiesta di misura cautelare è stata depositata nel novembre 2019).
Soggetti destinatari di misura cautelare in carcere:
BARBAGALLO Giuseppe, classe 1998, già detenuto
BARBAGALLO Vincenzo, classe 1980
BARBATO Christian, classe 1996
BATTAGLIA Marco, classe 1969
BELGIORNO Giuseppe Emanuele, classe 1977
BELLANTI Salvatore, classe 1983
BELLIA Letizia, classe 1972
BIAZZO Giuseppe, classe 1994, già agli arresti domiciliari
BIAZZO Simone, classe 1999, già agli arresti domiciliari
BONACETO Antonino, classe 1994, già agli arresti domiciliari
CALABRETTA Andrea, classe 1992, già agli arresti domiciliari
CALABRETTA Mario Maurizio, classe 1988, già agli arresti domiciliari
CALÌ Antonio, classe 1984
CALÌ Gianluca, classe 1988
CASTAGNA Orazio, classe 1993
CAUDULLO Domenico, classe 1998
CELANO Salvatore, classe 1990
CIPRIANO Hermann, classe 1996
CONSOLI Concetto Renato, classe 1968
DANUBIO Orazio, classe 1983
DE LUCA Antonino, classe 1994
DE LUCA Damiano, classe 1990
DI BENEDETTO Luciano, classe 1977, già agli arresti domiciliari
DI MAURO Simone, classe 1998
DI PASQUALE Alessandro, classe 1970
DI PASQUALE Dario, classe 1995
DI PASQUALE Francesco, classe 1995
FICHERA Giuseppe Benedetto Simone, classe 1993, già agli arresti domiciliari
FINOCCHIARO Francesco, classe 1993, già agli arresti domiciliari
FRANCESCHINO Antonino Silvestro, classe 1997
FURNARI Fabio, classe 1990
FURNARI Gabriele, classe 1992
GENNARO Filippo, classe 1971, già detenuto
GIUDICE Simone, classe 2000
GRASSO Giovanni, classe 1996
GRASSO Ignazio, classe 1960
GRECO Lucia, classe 1998
ILARDO Alessandro, classe 1999
LA CHINA Salvatore, classe 1998, già agli arresti domiciliari
LANZAFAME Natale, classe 1988, già agli arresti domiciliari
LA PIANA Antonino Andrea, classe 1986
LA PIANA Vincenzo, classe 1961
LA ROSA Carlo Giovanni, classe 1992
LONGO Antonio, classe 1973, già detenuto
MAIURI Raffaele Ferdinando, classe 1990
MARCANZÒ Antonio, classe 1990
MASCI Pietro, classe 1982, già agli arresti domiciliari
MASOTTA Felice, classe 1972
MIRABELLA Giuseppe, classe 1998
MUSUMECI Alessandro, classe 1986, già agli arresti domiciliari
MUSUMECI Salvatore, classe 1996
NICIFORO Concetto, classe 1996
PATTI Fabio, classe 1984
PLATANIA Giovanni, classe 1994, già agli arresti domiciliari
PREVITE Massimiliano, classe 1994, già agli arresti domiciliari
PRIVITERA Carmelo, classe 1962
PRIVITERA Ignazio, classe 1964
PRIVITERA Stefano, classe 1987
RAINERI Graziella, classe 1964
RAINERI Pietro Alessio, classe 1995
RAPISARDA Giuseppe Paolo, classe 1982
RAPISARDA Nazzareno, classe 1958
RAPISARDA Piero, classe 1980, già detenuto
SANFILIPPO Antonino, classe 1976
SAPUPPO Giuseppe, classe 1962
SAPUPPO Santo, classe 1966, già detenuto
SCALIA Carmelo, classe 1992, già detenuto
SCHILLACI Lorenzo Michele, classe 1968, già agli arresti domiciliari
SPAMPINATO Carmelo, classe 1971, già agli arresti domiciliari
SPAMPINATO Giambattista, classe 1990, già detenuto
STRANO Natale, classe 1995.
TOMASELLI Alessandro, classe 1976, già detenuto
TROVATO Antonino, classe 1988
TUDISCO Francesco, classe 1980
VACCALLUZZO Maurizio, classe 1989, già agli arresti domiciliari
VALASTRO Dario, classe 1984
VECCHIO Alessandro, classe 1988, già agli arresti domiciliari
ZUCCARO Samuele, classe 1996
Soggetti destinatari di misura cautelare degli arresti domiciliari:
COPPOLA Orazio Salvatore, classe 1973
GUERRERA Eugenio, classe 1998
LANZAFAME Giovanni Michele, classe 1995
NUCCIO Emmanuel, classe 1998
PRIVITERA Maurizio, classe 1973
RUSSO Christian, classe 1999
SCALIA Giuseppe Samuele, classe 1975
SQUILLACI Oreste, classe 1972
VINCIGUERRA Domenico, classe 1991
Soggetti destinatari di misura cautelare dell’obbligo di dimora:
ALLEGRA Cirino Nicola, classe 1977
IERNA Marianna, classe 1988
MAIURI Vanessa Sheila, classe 1995
RIVOLI Giuseppe, classe 1991
Soggetti destinatari di obbligo di presentazione alla P.G.:
AIELLO Concetto, classe 1970, già agli arresti domiciliari
FRANCESCHINI Nicola, classe 1947
ILARDO Giuseppe, classe 1962
MAIURI CARMELO, classe 1963
MARCANZÒ Salvatore, classe 1972
MINNELLA Eugenio, classe 1991, già detenuto
RAINERI Giuseppe Santo, classe 1968
SPERANZA Ignazio Christian, classe 1991
Soggetti destinatari di misura cautelare in istituto Penitenziario Minorile: