Dalle prime ore del mattino, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica, i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, supportati da personale del Nucleo Cinofili di Nicolosi e del XII° Reggimento Carabinieri Sicilia, stanno eseguendo un provvedimento restrittivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania, nei confronti di 16 persone indagate, a vario titolo, per i reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
L’attività di indagine, condotta dalla Compagnia Carabinieri di Gravina di Catania da aprile ad agosto 2019, e coordinata da questa Procura della Repubblica, ha consentito di individuare due distinte organizzazioni criminali – operanti principalmente sulla via Francia di Gravina di Catania, nonché sul territorio del Comune di Mascalucia e in zone limitrofe – rispettivamente dirette da Giuseppe Nicolosi, alias “Kawasaki” e Roberto Cerami, che si spartivano il territorio per lo spaccio di stupefacenti del tipo “cocaina” e “marijuana”.
Nel corso delle indagini, a seguito di ripetuti interventi di riscontro effettuati dall’Arma dei Carabinieri, l’indagato Nicolosi, sospettando di essere monitorato, si dava alla ricerca, poi risultata fruttuosa, di eventuali apparecchi di captazione audio-video occultati nella prossimità dell’area di spaccio da lui gestita.
L’incendio, infatti, veniva domato solo grazie all’intervento dei Vigili del fuoco. Da qui la contestazione a carico dell’autore di tale gesto della condotta delittuosa di cui all’art.423 bis c.p.
Dodici dei soggetti colpiti dall’ordinanza cautelare, come disposto dall’A.G., sono stati rinchiusi negli istituti penitenziari, mentre dei quattro destinatari della misura coercitiva degli arresti domiciliari uno risulta ancora attivamente ricercato all’estero.
In carcere:
agli arresti domiciliari: