Riposto, celebrazioni al porto della Guardia Costiera e dei Vigili del fuoco per Santa Barbara

I militari della Guardia Costiera di Riposto hanno celebrato la ricorrenza di Santa Barbara, Patrona della Marina Militare e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, non rinunciando ad esprimere, nel pieno del rispetto delle norme di sicurezza anti contagio, il senso di attaccamento alle tradizioni ed ai valori che la Santa rappresenta.

Quest’anno, infatti, al fine di osservare la distanza interpersonale e per evitare gli assembramenti, è stata celebrata una Santa Messa, in forma molto ristretta, presso la chiesa Maria S.S. del Carmelo, presieduta da Don Daniele Raciti, a cui hanno partecipato – oltre alla rappresentanza dei militari della Guardia costiera di Riposto e dei Vigili del Fuoco – il sindaco di Riposto Enzo Caragliano con gli assessori Rosario Caltabiano, Nella Casabella e Vanessa Lampuri, i comandanti delle Compagnie dei Carabinieri e della Guardia di finanza,  tuttavia rinunciando poi, in ottemperanza alle normative anti covid vigenti, al consueto momento di convivialità presso il Comando dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Riposto.

A seguire, il parroco della chiesa del Carmine, don Daniele Raciti ha proceduto alla benedizione dei mezzi del Corpo della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco presso la banchina Costanzo del porto di Riposto a simbolo ed in onore della Santa Patrona che veglia su tutti gli uomini e le donne che ogni giorno, per mare e per terra, prestano la  loro opera a servizio e tutela della collettività.

In questa giornata di festa così sentita ed importante per tutti noi uomini e donne della Marina Militare” dichiara il Comandante dell’Ufficio Circondariale marittimo di Riposto  TV Francesca Natale  “appare doveroso ricordare l’origine della tradizione che ci lega a Santa Barbara, nostra Patrona, che ravviva il nostro senso del dovere e di appartenenza alla Forza Armata”.

Si narra infatti che Barbara di Nicomedia in Bitinia fu rinchiusa in una torre e poi condotta al martirio per la sua indomata fede cristiana osteggiata dal padre pagano Dioscoro. La martire fu dapprima condannata ad essere bruciata viva ma, una volta sul rogo, le fiamme si spensero al contatto col suo corpo senza riuscire ad avere alcun effetto su di lei.

 

Da queste espressioni e racconti si percepisce l’intenso intreccio che lega Santa Barbara agli uomini della Marina Militare del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. La leggenda spiega le ragioni per cui subito dopo l’invenzione della polvere da sparo, presso ciascun magazzino di munizioni, in particolare sulle navi da guerra, per devozione alla vergine di Nicomedia, è presente sulle pareti un’immagine della Santa perché siano preservati dal fuoco e dai fulmini celesti i depositi delle polveri che si chiamano appunto “Santabarbare”.