Il terribile incendio della scorsa notte, ha turbato la comunità camilliana della diocesi di Acireale nella sua sede di recupero per tossicodipendenti e per ammalati di Aids, ‘Tenda di San Camillo’, a Riposto. Sull’omicidio di Fratel Leonardo interviene il Vescovo di Acireale Antonino Raspanti.
“Ho appreso stamattina la triste notizia – dichiara il vescovo Raspanti – della morte di Fratel Leonardo all’interno della struttura dei padri camilliani. Una casa nella quale da parecchi anni ormai c’è un progetto portato avanti proprio da Fratel Leonardo per tossicodipendenti e soprattutto per ammalati di Aids. Sono andato sul posto ed ho potuto constatare lo sconforto tra i pochi ospiti ma anche il dolore dei padri e dei frati camilliani, ai quali porgo le mie più sentite condoglianze. Le Forze dell’Ordine stanno compiendo le loro indagini per fare luce su quanto accaduto. Il religioso si spendeva da tanti anni, con una generosità esemplare in questa struttura nella quale la diocesi, con l’8 per mille dalla Caritas, dona un contributo, fin da quando è stata fondata. Ragion per cui, tutto questo, ci lascia nello sgomento perché tutti conosciamo quella casa e le attività socialmente utili che venivano svolte all’interno. Eleviamo preghiere per il religioso e speriamo che la vicenda venga chiarita presto. In ogni caso è una perdita ed una ferita sia nella famiglia camilliana che nella nostra diocesi”.
Fratel Carlo Mangione, responsabile dell’ufficio comunicazioni sociali dei religiosi camilliani, con sconforto, attraverso una nota, del Superiore Provinciale Padre Rosario Mauriello afferma che “dopo le dovute indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Giarre e della Sezione investigazioni scientifiche (Sis) del comando provinciale dell’Arma di Catania, darò comunicato per lo svolgimento dei funerali. Ricordiamo fratel Leonardo nelle nostre preghiere”.