A “muso” duro l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone lancia un ultimatum all’amministrazione comunale per sbloccare l’impasse procedurale sul completamento dello storico teatro comunale incompiuto, protagonista in oltre 60 anni, del più demenziale iter burocratico che mai sia stato percorso in Sicilia. I cantieri del teatro – finalmente finanziati con i fondi del  Contratto di quartiere che ha come obiettivo primario il recupero urbano e architettonico, nel 2015, a seguito di un contenzioso avviato dall’impresa che ha sospeso i lavori – si sono fermati. Di nuovo. Per la quinta volta in svariate occasioni in cui l’opera ha ottenuto degli stanziamenti regionali e statali.

L’assessore Falcone che ha vanamente tentato di svolgere un ruolo di mediazione nella complessa vicenda rammenta che “con l’amministrazione comunale giarrese si sono susseguiti innumerevoli tavoli tecnici, presenti anche i rappresentanti legali dell’impresa aggiudicataria dei lavori poi sospesi per varie controversie con il Comune. Noi abbiamo detto o l’amministrazione è capace di far completare i lavori all’impresa o, diversamente, procede con la rescissione del contratto e, scorrendo la graduatoria delle imprese partecipanti alla gara, passare alla seconda o terza ditta. O addirittura predisponendo una nuova gara. Se cosi non sarà – ha dichiarato con tono risoluto l’esponente del governo regionale – non escludo che nelle prossime settimane potrebbe arrivare anche la revoca del finanziamento assegnato al Comune di Giarre, con una contestuale richiesta di ripetizione dell’indebito da parte della Regione nei confronti dell’ente comunale giarrese”.