Nove persone sono state arrestate dalla polizia a Catania nell’ambito di un’operazione denominata Drug stable, contro un gruppo criminale accusato di essere dedito al traffico di sostanze stupefacenti. Otto sono state portate in carcere e una posta ai domiciliari.
Sono indagati, a vario titolo, di duplice tentato omicidio, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti del tipo marijuana, detenzione abusiva e porto illegali di armi da guerra e armi comuni da sparo, ricettazione e detenzione di monete falsificate.
Il provvedimento restrittivo è stato emesso sulla base di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania ed eseguite dalla Squadra Mobile – Sezioni Reati contro la Persona ed Antidroga, avviate la sera dell’11 maggio 2019 a seguito del duplice ferimento, avvenuto in questo viale Moncada del rione Librino, di due soggetti attinti da tergo con colpi d’arma da fuoco mentre transitavano nella suddetta via a bordo di due scooter.
Nell’occorso, il personale della Squadra Mobile eseguiva, unitamente a personale del locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, un accurato sopralluogo rinvenendo e sequestrando, oltre ai numerosi bossoli esplosi sul piazzale del sito in cui si era verificato l’evento criminoso, nel retro dell’edificio prospicente il luogo dell’agguato, il seguente armamento e munizionamento:
In merito al rinvenimento si evidenzia che la Squadra Mobile aveva già dato esecuzione in data 11 giugno 2019 al decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura Distrettuale – D.D.A. – di Catania, a carico di Scordino Antonino (cl. 1965), padre dei citati Filippo e Giuliano, ritenuto responsabile di detenzione di armi, il quale era stato altresì tratto in arresto in flagranza di reato unitamente alla coniuge Aleo Giuseppina Patrizia (cl.1969) e alla nuora Rungo Maria Giorgia (cl. 1997).
Infatti, durante la fase ispettiva, dentro la borsa in possesso della Rungo e all’interno dell’abitazione dei coniugi Scordino/Aleo, oltre ad un paio di manette di sicurezza e ad una carabina ad aria compressa, sono stati rinvenuti e sequestrati:
Ora, nel corso dell’attività d’indagine, suffragata dalle risultanze scientifiche, si è appurato che il fatto di sangue in argomento è stato realizzato, in concorso tra loro, dai predetti Battaglia Antonino e Nicotra Michael, i quali per compiere l’azione si sono avvalsi delle armi detenute anche da Scordino Giuliano Giovanni, per ragioni riconducibili a questioni legate ad un presunto “sconfinamento” da parte delle vittime nella gestione del traffico di sostanze stupefacenti all’interno del medesimo quartiere.
Pertanto, in tale contesto investigativo è stata avviata, parallelamente, un’attività d’indagine sul citato gruppo criminale che ha consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico dei membri della citata associazione, dedita al traffico di sostanze stupefacenti del tipo marijuana, promossa e diretta dai citati Scordino Filippo e Nicotra Michael ed avente come base operativa il rione popolare Librino.
Nel corso delle indagini è emerso che il gruppo criminale ha rifornito alcune delle più grosse “piazze di spaccio” del capoluogo, smerciando una media di 150 kg di marijuana al mese e ricevendo ogni due settimanecarichi di 70/80 kg di marijuana dai trafficanti albanesi Doraci Beshir inteso “Leo” e Xhafa Leonard (cl. 1991), operanti in Puglia a Conversano (BA) e stabilmente organici, da diversi anni, all’associazione criminale.
A riguardo, durante l’indagine sono stati operati i seguenti sequestri di sostanza stupefacente del tipo marijuana:
In tale ambito è stato appurato che l’organizzazione criminale garantiva anche il pagamento di uno stipendio agli associati nonché il mantenimento in carcere dei sodali detenuti.
Espletate le formalità di rito, Napoli Antonella è stato collocata agli arresti domiciliari, mentre tutti gli altri indagati sono stati associati presso vari carceri siciliani, a disposizione del Giudice per le indagini preliminari.